Acabnews Bologna

Verso il #14N: “Riprendiamoci la pratica dello sciopero!” [comunicati in aggiornamento]

Si moltiplicano le iniziative in vista dello sciopero sociale: stamattina presidio al centro per l’impiego [foto], domani studenti medi in piazza dell’Unità. I comunicati di collettivi e sindacati di base che rilanciano la data di mobilitazione.

07 Novembre 2014 - 14:28

Presidio al centro per l'impiego (foto da fb Lab Sciopero Sociale)7N verso lo Sciopero Sociale

Questa mattina il Laboratorio per lo sciopero sociale di Bologna ha lanciato la giornata del 14N con un presidio comunicativo di fronte al Centro per l’impiego di VIa Todaro.

Abbiamo denunciato – come in decine di città italiane – il programma Youth Guarantee che non offre risposte alla disoccupazione giovanile o soluzioni ma produce ancora precarietà. Abbiamo distribuito i Voucher e le istruzioni per lo sciopero in vista della giornata del 14N, quando anche a Bologna precarie, migranti, studentesse, occupati, disoccupati e “occupabili” si riprenderanno la pratica dello sciopero. La distribuzione di Voucher, istruzioni e declaration è continuata anche in Montagnola. Presidio al centro per l'impiego (foto da fb Lab Sciopero Sociale)

Ci siamo poi spostati di fronte all’applestore di via Rizzoli per sostenere la lotta di una lavoratrice licenziata dallo store di Rimini che proprio oggi alle 15 sosterrà la propria causa al Tribunale di Bologna. Apple è solo un esempio del ricatto della precarietà e della sua dimensione transnazionale.

Gli strikers sono pazzi e hanno fame di salario minimo e welfare europei.

Verso il 14N e oltre!

Laboratorio per lo sciopero sociale

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14 NOVEMBRE ► BLOCCHIAMO TUTTO: SCIOPERO STUDENTESCO!

Venerdì 14 novembre alle ore 9.30

Piazza XX Settembre

#14N ► Dopo 3, 10 e 16 Ottobre il 14 Novembre torniamo a bloccare tutto contro:

✘La scuola-azienda che la riforma Renzi Giannini propone
✘La precarietà, la miseria e la disoccupazione a cui ci condannano manovre come JobsAct e rimozione dell’Articolo 18
✘I costi eccessivi della scuola, dei libri e dei trasporti
✘Gli innumerevoli tagli fatti da Provincia e Comune su personale scolastico, assemblee d’Istituto, edilizia scolastica e non solo.

[Come è stato il 16 Ottobre anche il 14 Novembre sarà una giornata di sciopero sociale, saranno quindi in lotta con noi anche lavoratori, disoccupati, occupanti, universitari ecc.]

Quest’anno scolastico non abbiamo atteso un minuto, ci siamo subito messi in gioco vivendo le strade e le piazze, attraversandola con volantinaggi, flash mob, cortei selvaggi. Dal corteo-parade del 3 ottobre, passando per il 10 ottobre con il blocco dei viali per tutta la mattina, al 16 ottobre con l’occupazione di varie porte dei viali e l’unificazione dei vari cortei studenteschi e universitari nel contesto dello sciopero sociale, si vede come noi studenti siamo pronti e determinati a lottare fino in fondo per ciò che ci spetta.
Ciò che vogliamo è una scuola libera e accessibile a tutti e tutte, senza che le famiglie già vessate da anni da questa dilagante crisi economica debbano sborsare centinaia di euro ogni anno per i trasporti, i libri, le rette scolastiche. Per una scuola che ci cade in testa, in cui il preside diventa un despota a comando di una scuola-azienda spogliata dalla sua importante funzione di accompagnatrice nella formazioni di menti e persone autonome e critiche nel rapporto con il mondo. Un scuola che con la nuova riforma viene nuovamente considerata solo come un’istituzione “sprecona” cui fare tagli, e che in una contraddizione molto forte, propone agli studenti di acquistare tablet per risolvere il problema del caro-libri. O che propone un modello di corpo docenti in cui ognuno deve essere flessibile, capace di insegnare più di una materia, in primo luogo, e disposto a spostarsi di città in città a seconda della chiamata dei vari presidi, in secondo luogo. Meccanismi che vanno a impoverire le ore d’insegnamento e minano fortemente la continuità didattica necessaria nello studio.

Ma noi studenti non abbiamo paura, siamo sempre stati ai nostri posti, rispondendo pezzo su pezzo a ogni accanimento contro il mondo della formazione. Saremo nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, a farci sentire e a ribadire il nostro #iononcisto! Un netto rifiuto, di chi decide di smettere di nascondersi dietro false retoriche a parlare di qualche miglioramento che si può fare alla scuola. Qui c’è bisogno di stravolgimenti radicali! Insieme dunque ci mobiliteremo e siamo pronti a continuare fino a che non otterremo ciò di cui abbiamo diritto: una scuola pubblica libera e accessibile a tutti e tutte!

Collettivo Autonomo Studentesco

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8 NOVEMBRE ★ ASSEMBLEA VERSO IL 14 NOVEMBRE & SOCIALITA’ CON IL QUARTIERE!

Piazza dell’Unità
Dalle 15:30:
★ ASSEMBLEA PUBBLICA VERSO IL 14 NOVEMBRE
★ SOCIALITA’ IN PIAZZA
(in caso di pioggia sarà spostato nel cortile del liceo Sabin)
Dall’assemblea pubblica del 4 Novembre molte scuole di Bologna hanno deciso di proseguire la mobilitazione aderendo allo sciopero sociale nazionale del 14 Novembre, che ci vedrà tornare a bloccare la città a fianco di facchini, occupanti di case, universitari e precari.
Abbiamo anche deciso di prenderci un altro momento assembleare per costruire lo sciopero, che sarà l’8 Novembre in piazza dell’Unità, in cui dalle 15 30 faremo un’assemblea pubblica. Dopodiché rimarremo in piazza per creare un momento di socialità con basket, musica, mostra a cura dell’Isart, che coinvolga giovani e meno giovani!

Collettivo Minghetti
Collettivo Autorganizzato Serpieri
Assemblea Sabin
Collettivo Isart

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Ross@ sostiene e partecipa allo sciopero generale e sociale del 14 novembre

Ross@ valuta positivamente la mobilitazione annunciata per il 14 novembre contro il Jobs Act e il complesso dei provvedimenti antipopolari messi in campo dal governo Renzi, dalla Confindustria e dall’Unione Europea.
I movimenti, i sindacati di base, le reti sociali che hanno dato vita alla coalizione dello Strike Meeting, intendono sperimentare per la data del 14 novembre il tentativo di estendere lo sciopero generale tra i lavoratori contrattualizzati a tutte le figure sociali del lavoro e dei senza lavoro, oggi divise, frammentate, ricattate.

Dopo lo sciopero generale del 24 ottobre, è un tentativo importante sulla strada della ricomposizione di un blocco sociale antagonista più ampio che possa concretizzare la dovuta opposizione ad un governo che, per conto della Troika europea, intende smantellare nel nostro paese sia i diritti del lavoro che i diritti sociali.

Il 14 novembre in sessanta città, tra grandi aree metropolitane e centri più piccoli, ci saranno 24 ore di scioperi, mobilitazioni, blocchi della mobilità e delle merci, iniziative di protesta attraverso le reti telematiche. Un tentativo di far pesare a tutto campo interessi brutalizzati dalla linea del governo in materia di lavoro, precarietà, disoccupazione di massa, riduzione del reddito, devastazioni del territorio, tagli al welfare.

Nello stesso giorno, allo sciopero generale dei sindacati di base Usb e Cobas e allo sciopero sociale dei movimenti, si è aggiunto lo sciopero dei metalmeccanici convocato dalla Fiom che vedrà una manifestazione a Milano per i lavoratori del Nord Italia.

Mentre sono in corso lotte e mobilitazioni contro le politiche del governo Renzi, sono in atto per l’ennesima volta disegni di chi vuole utilizzare le lotte operaie e sociali per scontri di potere interne al PD e al suo sistema di alleanze. Ross@ si batterà per salvaguardare l’indipendenza e autonomia dei movimenti di lotta e per la costruzione di un nuovo sindacalismo conflittuale e democratico, caratterizzato da una confederalità sociale.

Il governo che manganella gli operai e vuole azzerare le tutele di chi lavora, che propugna il lavoro gratuito tramite il modello Expo o la precarietà permanente, che smantella i servizi sociali per affidarli ai soggetti privati e alle organizzazioni falsamente no profit, si troverà a fare i conti con una giornata di opposizione aperta e popolare alla quale ci auguriamo non voglia rispondere con altre manganellate o con l’arroganza che lo contraddistingue.

Ross@ sarà nelle manifestazioni, nei picchetti e nei presidi che prepareranno e caratterizzeranno lo sciopero generale e sociale del 14 novembre. Per mandare un segnale di opposizione al governo e ai suoi sostenitori ma anche per mandare un segnale di aperta rottura con i diktat dell’Unione Europea.

Ross@

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14 Novembre 2014 sciopero generale!

Marta ha creduto a Renzi perché lei è precaria…

….suo padre è già stato licenziato malgrado l’art. 18 fosse in vigore, era metalmeccanico… i sindacati aziendali hanno firmato un accordo che riconosceva un incentivo all’esodo senza cassa integrazione, gli hanno riconosciuto circa 5000 euro di risarcimento…

… sua madre fa l’assistente informatico per una cooperativa a Bologna e guadagna 2,80 euro l’ora… 580 euro netti per 40 ore settimanali…

… il fratello invece è fortunato perché ancora lavora in una fabbrica con contratto a tempo determinato, ha 27 anni e ha la schiena rotta perché negli ultimi anni i ritmi di lavoro sono diventati insostenibili… ma se si mette in malattia viene licenziato…

… la nonna di Marta è più fortunata, è riuscita ad andare in pensione e gode di un assegno di 1050 euro al mese, ora che l’Alzheimer avanza servono ben più di 1050 euro al mese …

… il cugino di Marta cerca lavoro da tempo, ogni tanto pubblica qualche articolo su qualche testata ma gli danno 5 euro a pezzo, fa il barista per 3 ore a settimana e il facchino per altre 5, sta facendo tutti i concorsi per ricercatore ma arriva sempre secondo malgrado abbia scritto molte pubblicazioni che però vedono la firma del solo docente, disperato ha occupato una casa e ora lo hanno denunciato… sta pensando di andarsene all’estero in un paese dove il dentista non costi troppo perché non ha mai avuto i soldi per curarli….
Anche Marta ha scelto di scioperare… ascoltatela ora

Questa è solo una parte della nostra quotidianità.

Per riconquistare la nostra vita è necessario unificare le lotte, costruire un fronte unico di lavoratori, studenti, precari, disoccupati e migranti.
Per questo il 14 Novembre è sciopero generale di tutti!

Sciopera e fai scioperare, prenota il pullman e partecipa alla manifestazione…
Per prenotare gli autobus per Milano chiama lo 0519921763 dalle 10.00 in poi oppure scrivi a segreteria@cubbologna.org

Cub Bologna

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Prosegue la battaglia contro Jobs Act, riforma P.A. e legge di stabilità

L’Unione Sindacale di Base partecipa alla giornata di lotta del prossimo 14 novembre attuando scioperi, mobilitazioni e iniziative organizzate a livello territoriale, secondo quanto deciso dal Coordinamento  Nazionale Usb del  27 settembre 2014.

Dopo l’ottima riuscita dello sciopero generale indetto dall’Usb lo scorso 24 ottobre, continua dunque la mobilitazione contro il jobs  act, contro il blocco dei contratti pubblici e la legge di stabilità del governo Renzi, che opera un nuovo pesante  taglio ai finanziamenti agli enti locali determinando un forsennato attacco ai servizi sociali – sanità scuola, asili –  ed alle aziende pubbliche e partecipate, l’aumento delle tariffe di trasporto pubblico e ticket ed il licenziamento di migliaia di precari dagli uffici pubblici.

Per l’Usb è inoltre centrale la manifestazione nazionale indetta dalla Coalizione internazionale dei Sans Papiers Migranti Rifugiati e Richiedenti Asilo, che si terrà lo stesso pomeriggio  del 14 novembre a Roma, in piazza  di Monte Citorio, dalle ore 14.00.

Questo evento si colloca nell’ambito della tre giorni internazionale, dal 14 al 16 novembre, che vedrà numerose delegazioni europee di migranti confrontarsi  a Roma sulle parole d’ordine LIBERTÀ DI LAVORO E RESIDENZA IN EUROPA, al fine di condividere una visione unitaria sul ruolo e le responsabilità dell’Europa in tema di immigrazione e sulla necessaria ricomposizione/ convergenza con le lotte sociali  dei paesi di residenza.

A Bologna la Usb organizzerà la partenza per la partecipazione a questa importante manifestazione, mentre alle ore 15, con appuntamento in via Irnerio 13, si terrà una iniziativa contro la repressione e per la democrazia nei posti di lavoro.

Sempre per la giornata del 14 lo sciopero di 4 ore convocato in alcune aziende permetterà alle lavoratrici ed ai lavoratori che lo vorranno di partecipare alla manifestazione che si terrà nella mattinata.

Usb

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Uno sciopero generale e sociale c’è già, il 14 novembre

No alle politiche del governo Renzi e dell’Unione Europea, No al Jobs Act, alla Legge di stabilità, al Piano-scuola

In questi giorni i mezzi di informazione continuano a domandarsi, con enorme spazio, se e quando la Cgil, da sola o insieme a Cisl e Uil, convocherà finalmente il tanto strombazzato sciopero generale, seppure in extremis rispetto alla parabola della Legge di Stabilità e dei decreti sul lavoro. Non dedicano invece alcuna attenzione o informazione (almeno la grande maggioranza di essi) al fatto che uno sciopero generale è già stato convocato per il 14 novembre, da parecchio e con i tempi giusti visto che cadrà proprio nel mezzo della discussione parlamentare sui temi cruciali del conflitto con il governo Renzi e le sue sciagurate politiche economiche e sociali.  E’ lo sciopero generale e sociale indetto dai COBAS e da altre organizzazioni del sindacalismo conflittuale (CUB, USI e ADL Cobas) insieme a numerose strutture dei Centri sociali e del territorio, dei precari e del piccolo lavoro autonomo, organizzazioni studentesche nazionali e locali, che contribuiranno a renderlo generalizzato anche oltre il lavoro dipendente pubblico e privato, cercando di coinvolgere nello sciopero – e nelle iniziative che si svolgeranno per tutte le 24 ore in tante città – anche parti significative del piccolo lavoro “autonomo”, schiacciato dalla crisi, i giovani delle partite IVA e delle decine di tipologie di precariato, e pure chi non può scioperare nelle forme tradizionali, chi non ha neanche un contratto o che addirittura lavora gratuitamente.

La giornata di lotta è stata fatta propria nei giorni scorsi anche dalla FIOM per uno sciopero dei metalmeccanici del Centro-Nord con manifestazione nazionale a Milano. Ci auguriamo che questa comunque positiva estensione della promozione dello sciopero del 14 non venga utilizzata, soprattutto dalla gran parte degli organi di informazione, per oscurare i motivi e la portata dello sciopero generale già indetto: e del rapporto tra i due scioperi, i loro obiettivi e di come rendere visibile la comunicazione tra di essi, parleremo, in particolare con la FIOM e con il suo segretario generale Landini, nell’Assemblea che si svolgerà martedi 11 (alle ore 19) nella facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma, promossa dal Laboratorio per lo sciopero sociale e generale.  Come COBAS, il 14 sciopereremo contro le distruttive politiche di austerità della UE e del governo Renzi, contro il Jobs Act e l’abolizione dell’art.18, la precarietà e le privatizzazioni, la legge di Stabilità e il Fiscal Compact, il blocco dei contratti nel PI. Vogliamo l’abolizione della Legge Fornero, pensioni adeguate per tutti/e, un reddito minimo garantito, consistenti aumenti di salari e pensioni per recuperare almeno quanto perso dall’inizio della crisi, significativi investimenti nei servizi pubblici fondamentali (scuola, sanità, trasporti ecc..) e nei Beni comuni, nel diritto alla casa. Respingiamo il miserabile ricatto di Renzi che promette fantomatici nuovi diritti a chi non ne ha, e leva quei pochi rimasti ai lavoratori, aizzando il conflitto tra giovani e “anziani”, “stabili” e precari, per nascondere il fallimento delle politiche di austerità – che hanno aumentato il debito pubblico – e di precarietà estrema del lavoro, che hanno portata alle stelle la disocuupazione.

In particolare per la scuola, i COBAS rifiutano il Piano Renzi, i presidi-Marchionne con il potere di assumere e licenziare, l’abolizione degli scatti di carriera sostituiti da miseri scatti di presunto “merito”, l’ingresso delle imprese negli istituti scolastici, il Sistema di Valutazione con i grotteschi quiz Invalsi; e vogliono l’assunzione di tutti i precari/e che lavorano da anni nella scuola, 300 euro mensili netti per docenti ed Ata a parziale recupero di quanto perso con il blocco dei contratti, l’immediato pensionamento dei Q96. Durante la giornata del 14, si svolgeranno cortei a livello regionale e provinciale, ma anche iniziative diffuse nell’arco delle 24 ore, picchetti, sit-in e azioni in luoghi significativi del conflitto contro le politiche liberiste e di austerità.

Cobas