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Ventimiglia / Sgomberato il campo informale della valle del Roja

“I migranti sono stati portati dentro al campo della Croce Rossa che avevano sino ad ora rifiutato. L’accoglienza in questo modo diventa coatta e coercitiva!”. Da giorni la polizia aveva staccato l’erogazione dell’acqua all’accampamento.

01 Agosto 2016 - 19:30

Ventimiglia foto fb @Progetto20k“Questa mattina alle ore 07.00 la polizia s’è presentata al campo informale dei migranti e l’ha sgomberato. Le oltre duecento persone che erano presenti sono state minacciate dalle forze dell’ordine presenti (diverse volanti, due macchine della digos e due blindati). L’iniziale resistenza di una cinquantina di presenti ha dovuto cedere alla pressione della polizia; è bene ricordare sempre infatti che la condizione di particolare vulnerabilità dei migranti in transito li mette in una condizione di ricattabilità enorme per cui anche la rivendicazione di elementari diritti diventa qualcosa di estremamente pericoloso”. Attraverso queste parole il Progetto20k avvisa dello sgombero avvenuto al campo informale di Ventimiglia dove da diversi mesi trovavano accoglienza i migranti in transito.

Secondo quanto raccontato sulle pagine Facebook, durante le operazioni “la polizia ha sequestrato le pentole e le attrezzature da cucina dopo che già nei giorni scorsi aveva effettuato un primo sequestro di materiale analogo.
È evidente che ad essere sotto attacco è proprio la capacità autonoma di organizzarsi dei migranti!”.

Sempre dal confine con la Francia, i solidali fanno sapere che: “L’assurdità e pretestuosità dell’operazione di stamattina è lampante: i migranti sono stati forzatamente portati dentro il campo della Croce Rossa che avevano sino ad ora rifiutato. L’accoglienza in questo modo diventa coatta e coercitiva! Il campo della Croce Rossa ha trecento posti che fino a questo momento erano pressoché vuoti in quanto i metodi di gestione (modalità di registrazione, pasti, libertà di movimento ecc) erano rifiutati dai migranti”.

A fine giornata questa la situazione: “Tutta la zona è inaccessibile a causa del vasto spiegamento di forze dell’ordine, il campo autogestito è stato completamente sgomberato (anche questa volta sono state sequestrate le pentole) e i migranti sono stati forzatamente spostati e schedati al campo Cri”, e per uno dei migranti “il tribunale di Imperia ha emesso una condanna a sei mesi con condizionale e un decreto di espulsione dal’Italia”.

Durante le operazioni di sgombero, cinque solidali sono stati portati in commissariato. Al momento solo uno di loro è stato rilasciato ricevendo un foglio di via dai sedici comuni della provincia di Imperia.

Già nei giorni scorsi dal Presidio permanente No Borders di Ventimiglia denunciavano: “La polizia ci ha chiuso l’acqua (tra le 300 e 400 persone la usavano per bere e lavarsi); non ritirano più la spazzatura per ordine della prefettura; e hanno tentato di sabotarci la cucina due volte: la prima volta rubando il regolatore di flusso del gas della bombola, la seconda volta tagliando a pezzetti il tubo che collega la bombola ai bruciatori”.