Ieri sera un poliziotto muore di infarto durante un’operazione contro i solidali. Undici i fermati poi rilasciati, altri due in stato di arresto.
Dopo un volantinaggio in spiaggia abbiamo deciso di andare verso il centro della Croce Rossa, dove i migranti erano stati forzati a rientrare in seguito alla protesta dei balzi rossi di ieri (venerdì, ndr).
Stavamo tranquillamente raggiungendo il luogo lungo i binari dismessi del Parco Roja quando d’improvviso una camionetta di polizia antisommossa si è schierata di fronte a noi per bloccarci. Non c’è stato nessuno “scontro”, i celerini, scudi e manganelli alla mano, hanno sparato diversi gas lacrimogeni per allontanarci. Di fronte alla nostra ritirata, siamo stati inseguiti e attaccati dalle camionette in corsa a tutta velocità. I poliziotti sono riusciti a fermare alcuni compagni a suon di manganellate. Le persone fermate sono 11 (a questa mattina si contano 11 rilasciati e 2 in stato di arresto per resistenza e lesioni, ndr), Abbiamo poi appreso dalla stampa che un agente è rimasto vittima di un infarto durante questa operazione. Sappiamo che c’è già chi sarà pronto a strumentalizzare questo episodio, ma la responsabilità di quanto accaduto è tutta della questura e delle istituzioni, della loro assurda gestione dei migranti in transito a Ventimiglia. Questa giornata ne è l’ennesima prova.
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