L’inchiesta della procura sui graffiti arriva a mandare i vigili a bussare alla porta di casa in cerca di bombolette
Seicento bombolette, 232 pennarelli indelebili, vari stencil, 112 bozzetti preparativi di graffiti sono il bottino, ancora definitivo, delle prime undici perquisizioni domiciliari già eseguite (su venti) dai Vigili Urbani nell’ambito dell’inchiesta sui “writers seriali” della procura bolognese.
Le persone colpite dalle perquisizioni, di ogni età, sia maschi sia femmine, sono tutti indagati per imbrattamento, e alcuni per danneggiamento.
I vigili hanno dapprima archiviato diciottomila ‘tag’, poi ricerche approfondite in rete, su siti e forum specializzati, hanno permesso di risalire ai venti perquisiti.
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Dell’inchiesta sui writers seriali, due mesi fa, parlavano su Zeroincondotta in termini ironici e divertiti. Di certo non ci aspettavamo si arrivasse al punto da mandare i vigili a bussare in casa all’alba a cercare bombolette. Di scherzare ci è passata la voglia, quello che è certo è che in una città in cui Comune e Procura si permettono simili esibizioni muscolari di sapore orwelliano proprio non ci piace vivere.