Acabnews Bologna

Venerdì assedio alla Granarolo

Lo annunciano, per la giornata di sciopero generale del sindacalismo di base, i Si Cobas e il Laboratorio Crash. La società e le appaltatrici “inadempienti rispetto agli impegni firmati”.

16 Ottobre 2013 - 18:26

Il S.I.Cobas insieme alle altre organizzazioni del sindacato di Base è impegnato ad organizzare lo sciopero di tutte le categorie contro le politiche antioperaie del governo Letta oltre che per contrastare le azioni padronali. Ed è in quest’ottica che a Bologna i lavoratori della logistica concentreranno le loro forze per far sentire forte e chiaro la loro protesta aprendo proprio il 18 ottobre lo stato d’agitazione contro la Granarolo e la Cogefrin, perché inadempienti rispetto all’ accordo siglato dalla prefettura di Bologna. Accordo che prevedeva entro il 29 settembre il reintegro di una parte di lavoratori contestualmente all’apertura della discussione finalizzata all’assunzione dei restanti lavoratori in cassa integrazione nei loro magazzini.
Ad oggi, malgrado le sollecitazioni del Prefetto, la Granarolo e le società che fanno riferimento ad essa sono inadempienti rispetto agli impegni presi. il S.I. Cobas pertanto dispiegherà la propria forza per costringere i padroni a reintegrare i lavoratori, che ricordiamo ad oggi non hanno ancora ricevuto nessun soldo nemmeno dalla cassa integrazione.

Per il S.I. Cobas
Aldo Milani

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Come Laboratorio Crash! nella giornata del 18 ottobre promossa dal sindacalismo conflittuale di base sosterremo i lavoratori della logistica di Bologna che insieme al loro sindacato Si.Cobas hanno deciso di ASSEDIARE la Granarolo, responsabile del licenziamento dei 51 facchini che avevano scioperato e pubblicamente denunciato la propria condizione di sfruttamento.
La sollevazione dei facchini nel reclamare la propria dignità oltrechè migliori condizioni di lavoro rappresenta un concreto esempio di rifiuto di una politica di austerity che intende far pagare la crisi ai settori più deboli della popolazione, ed è contestualmente denucia dell’ipocrisia istituzionale che solo di fronte a tragedie come quelle di Lampedusa improvvisamente ricorda i ricatti e lo sfruttamento a cui i migranti sono sottoposti.
Il 19 ottobre a Roma porteremo insieme la nostra rabbia sollevandoci in un assedio a quei palazzi del potere che decidono di sacrificare la vita di milioni di persone facendo loro pagare una crisi che altri hanno causato.


Laboratorio Occupato CRASH!