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Vasi e piantine in Sala Borsa? Servono a non far sedere le persone

La direzione della biblioteca ne ha collocati svariati nell’atrio d’ingresso per evitare che chi si trova lì crei una situazione “poco igienica e poco decorosa” quando si ferma a mangiare. Peccato ne paghi le spese anche chi si vuole solo mettere seduto.

15 Febbraio 2019 - 12:48

Da qualche giorno sui gradoni dell’atrio che dà accesso alla biblioteca Sala Borsa in piazza Maggiore sono stati collocati vasi contenenti piante, insieme ad alcune colonnine con nastri delimita-spazio, di quelle che servono per limitare l’accesso al pubblico. Su quei due gradoni a semicerchio che corrono lungo i muri da sempre, spontaneamente, i frequentatori della Sala Borsa si mettono a sedere: in buona parte della stanza infatti, l’altezza del muretto è più o meno la stessa di quella che potrebbe avere una panchina. Da questo momento però, pare che la direzione della biblioteca abbia deciso di intervenire per disincentivare questa pratica. Interpellata in merito dai giornalisti – che le hanno chiesto se la misura sia stata pensata per ridurre la presenza di senza casa e persone disagiate, che talvolta si trovano a frequentare l’atrio per sostarvi – la direttrice dell’Istituzione Biblioteche ha risposto che la misura non è stata pensata “per i senza fissa dimora”, ma per ” tutti, anche gli utenti della biblioteca”, che “si fermavano a mangiare con ciotole portate da casa” e simili.  La direttrice ritiene che si tratti di una situazione “poco igienica e poco decorosa per chi si sedeva lì”, poiché “almeno in certi orari, era questa la prima cosa che le persone vedevano entrando in Sala Borsa, mentre invece è meglio trovarsi di fronte le informazioni sulla biblioteca”. A ciò ha aggiunto che la biblioteca sta “predisponendo una zona ad hoc in cui consumare il proprio pranzo al sacco”, che sarà “debitamente indicata”.

Sebbene l’idea di destinare un’area della biblioteca alla possibilità di fare un pasto sia sensata e risponda sicuramente a un’esigenza dei frequentatori, l’atto di collocare vasi e nastri per impedire alle persone di sedersi risulta invece quanto meno sgradevole. Molti di coloro che si fermano sui gradoni si siedono e basta, non mangiano e non creano nessun tipo di problema di decoro; comunque non quello di mostrare le bocche aperte mentre masticano, scena alla quale peraltro si potrebbe tutto sommato assistere anche con uno stomaco non troppo allenato. Insomma, quando appare, questo tema del decoro pare faccia sempre finire male le cose per chi si vuole sedere in qualche posto pubblico senza avere niente altro a cui pensare o da fare, talvolta perchè magari un altro luogo dove andare non ce l’ha e si ristora un po’ lì, talaltra perchè semplicemente gli va di starsene appoggiato su quel muretto della biblioteca. C’è da sperare che questa storia delle piantine non vada a finire con la segnaletica che vieta di sedersi sui gradoni. Perchè, al contrario, se si volesse rendere meglio utilizzato quell’atrio sarebbe il caso di riempirlo di riviste, o di libri, o magari di disegnarne i muri: tutta roba che col decoro non ha proprio niente a che vedere. Le piantine, invece, per favore no. Quelle potete metterle benissimo nella sala da pranzo.