Attualità

Val di Susa / Trecento di notte contro il cantiere Tav

Due gruppi partiti dal campeggio NoTav, iniziato venerdì scorso, mettono in difficoltà la polizia schierata a difesa delle recinzioni. Chiusa l’autostrada.

17 Luglio 2016 - 16:03

Foto da notav.info(da notav.info)

Seconda giornata di lotta del campeggio No Tav cominciato giovedì 14 luglio.

Il movimento si è dato appuntamento questo sabato sera per una passeggiata notturna al cantiere della devastazione, è di nuovo il tempo di indossare gli scarponi!

In circa 300 persone ci si è mossi in direzione cantiere, con il corteo principale che si è mosso lungo il sentiero che da Giaglione porta al cantiere, tratto bloccato e chiuso dai jersey, mentre un secondo gruppo di No Tav ha preso i sentieri più alti, per porsi al di sopra del presidio delle forze dell’ordine e metterli quindi in difficoltà.

Verso mezzanotte sono incominciati gli attacchi al cantiere, con fuochi d’artificio ad illuminare il cielo della Clarea e ad indicare la strada ai tanti presenti verso il luogo dove viene perpetuata la devastazione di questa valle.

Oltre due ore di fronteggiamento con lanci di lacrimogeni da parte della polizia hanno impegnato tutti i No Tav in una notte di Resistenza nei luoghi del cantiere, con la polizia che grazie all’offensiva del gruppo che ha preso la via dei sentieri più alti ha dovuto ad un certo punto indietreggiare nei pressi delle recinzioni, rinunciando così a presidiare le posizioni più avanzate.

Sempre la polizia ad un certo punto ha chiuso l’A32, deviando così il traffico autostradale sulle statali per alcune ore.

Verso le 2 di notte la manifestazione si è conclusa e tra cori e soddisfazione si è fatto ritorno al campeggio di Venaus.