La Corte di Cassazione annulla la misura di custodia cautelare all’attivista del movimento No Tav. Lei: “L’opposizione collettiva all’ingiustizia è l’unica arma vincente”.
Gli ermellini hanno accolto il ricorso dei difensori, annullando il provvedimento cautelare di arresto domiciliare per la nota attivista di Bussoleno, relativi all’inchiesta della procura di Torino su una manifestazione al cantiere del giugno 2015. A suo carico resta una misura di divieto di dimora a Susa, che la ha raggiunta lo scorso 21 dicembre e riguarda le proteste per i sondaggi relativi al progetto di un mega-elettrodotto tra Italia e Francia, slegato dalla ferrovia Torino-Lione.
Così Nicoletta stessa sul suo profilo Facebook: “La lotta paga e non è vero che il più prepotente ha sempre ragione. Quest’esperienza ci dimostra che l’opposizione collettiva all’ingiustizia è l’unica arma vincente. Ma la strada della ribellione non si interrompe qui: ora dobbiamo batterci per la libertà di tutte e tutti. Un grazie a Valentina ed Emanuele, i nostri avvocati per i quali diritto e giustizia vanno ben oltre i banchi dei tribunali. Un abbraccio a voi che avete condiviso con me quest’esperienza e che continuate testardamente, giorno dopo giorno questa nostra avventura di liberazione: il viaggio non è finito, la lotta continua”.