Obbligo di firma per altri quattro, le indagini riguardano fatti risalenti allo scorso settembre. Tutti costretti dai Carabinieri a spogliarsi durante le perquisizioni domiciliari.
(da NoTav.info)
E’ iniziata stamattina sul presto in Valsusa un’operazione giudiziara da parte dei carabinieri contro diversi No Tav con la perquisizione anche della Credenza di Bussoleno e del presidio di Venaus (pare dispensando numerose minacce).
Protagonisti di questa vicenda 8 attivisti No Tav del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno e degli NPA. Gli agenti si sono recati in maniera prepotente nelle abitazioni dei ragazzi e, oltre alla perquisizione degli oggetti personali di ognuno, sono anche state fatte delle perquisizioni personali (spogliati nudi) tentando di umiliarli e intimorirli. In seguito, sono stati portati tutti tra le caserme di Susa e Rivoli e li a quattro di loro sono sono stati notificati gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni, mentre agli altri l’obbligo di firma giornaliero.
Appena saputa la notizia, sono subito arrivate da parte degli abitanti di Bussoleno dimostrazioni di solidarietà.
L’episodio incriminato è un’azione di solidarietà svoltasi a Bussoleno il 17/09/2015, a seguito di una cena degli NPA in Clarea, quando un attivista li presente era stato inseguito e fermato in paese per un “controllo” e diversi altri No Tav, saputa la notizia, erano accorsi per vedere cosa stesse capitando senza però mai far precipitare la situazione.
Ricordiamo che in quell’occasione specifica alcuni agenti, oltre ad aver aggredito verbalmente le persone presenti, erano scivolati in squallidi luoghi comuni razzisti del tipo “Ho avuto meno problemi con rumeni e albanesi che con voi”. Inoltre di fronte alla normale reazione della gente della valle ad affermazioni di quello stampo, uno di loro ha risposto “Se ci fosse il fascismo non ci sarebbe il problema della vostra protesta”.
A tal proposito ci fa sorridere che proprio una delle frasi che li avrebbe infastiditi al punto da applicare misure cautelari, è stata proprio “Siete dei fascisti”, considerando poi anche il fatto che negli uffici dei Carabinieri di Susa pare che spuntino qua e la calendari del duce e spillette fasciste.
La militarizzazione di quel giorno della Valle dopo l’iniziativa degli NPA e l’azione giudiziaria di oggi hanno il sapore dell’intimidazione verso chi continua a mantenere costante l’iniziativa in Clarea, ed è un evidente segnale del fatto che chi sta a difendere il fortino giorno e notte, sia stanco e frustrato. Se da una parte infatti abbiamo la questura che mette in campo operazioni politiche assolutamente sottotono per cercare di indebolire il movimento, dall’altra abbiamo i carabinieri che fanno operazioni in pompa magna giusto per dimostrare che ci sono e sono attivi sul territorio e nella degradante difesa di quel cantiere illegittimo.
Ma come sempre sapremo rispondere come merita…inutile dire che anche questo ennesimo tentativo di intimidazione non ci spaventa e continueremo a lottare, come da 25 anni ad oggi, sempre a testa alta!
Solidarietà a Giulia, Guido, Fulvio, Andrea, Luca, Giorgio, Stefano e Paolo!
Avanti No Tav!