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Val di Susa, Bartleby: “Nè buoni nè cattivi ma complici e partecipi”

Bartleby esprime vicinanza a Fabiano del Tpo e a tutto il movimento NoTav. Solidarietà anche dai Giovani comunisti e Sinistra Critica.

05 Luglio 2011 - 11:06

Nè buoni nè cattivi ma complici e partecipi

Appresa la notizia delle torture a cui è stato sottoposto Fabiano, esprimiamo la nostra totale solidarietà ad un compagno che è stato vittima dell’ennesimo abuso di potere da parte delle forze dell’ordine.

Vogliamo manifestare la nostra indignazione per la violenza inaudita e non giustificabile che Fabiano e tanti altri hanno subito nel corso della giornata di ieri (l’altro ieri, ndr).

A dieci anni dai fatti di Genova non sembra cambiato l’atteggiamento delle forze dell’ordine, che, autorizzati da una copertura istituzionale e mediatica, ancora agiscono nell’arbitrarietà più totale picchiando, torturando e mettendo di fatto in campo una assoluta sospensione dei diritti.

Questa violenza è stata l’unica risposta che le istituzioni hanno saputo dare alle migliaia di persone che ieri si sono radunate per difendere la Val Susa e con essa il legittimo diritto di decidere collettivamente delle scelte che riguardano il territorio in cui si vive.

Siamo vicini a Fabiano e a tutti i compagni fermati e ne pretendiamo l’immediata liberazione.

Non siamo disposti a tollerare la spregevole retorica dei buoni e dei cattivi: la lotta della Val Susa ci vede tutt@ complici e partecipi!

Liber@ tutt@! Liber@ subito!

P.S. Fabiano ha subito un violento e inaccettabile pestaggio da parte di teppisti in divisa; riteniamo pertanto vergognoso che Manes Bernardini ne approfitti ai fini di una becera propaganda politica. Su una cosa non abbiamo dubbi, se c’è un luogo da chiudere in questa città è la sede di un partito “estremista” e razzista che della violenza ha fatto la propria identità politica.

Bartleby

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Solidarietà a Fabiano, agli altri fermati e a tutto il movimento NO TAV

Ieri (l’altro ieri, ndr), 3 luglio 2011, le forze dell’ordine del nostro Paese si sono rese responsabili di ulteriori atti di violenza squadrista ingiustificata contro i manifestanti del movimento NO Tav e contro tutte e tutti coloro che hanno voluto portare la loro solidarietà attiva in Val Susa.

Apprendiamo con rabbia quanto è accaduto a Fabiano e a molti/e altri/e fermati/e, che non solo si sono visti sparare lacrimogeni ad altezza uomo e manganellare durante il corteo, ma hanno subito torture, umiliazioni ed angherie una volta fermati dalle forze dell’ordine.

L’onda disumana di violenza e repressione voluta dal Ministro degli Interni contro questo movimento che non fa altro che difendere i beni comuni ed il proprio territorio da uno scempio ambientale di dimensioni incalcolabili, dimostra quanti interessi economici (per i pochi e soliti noti) ci siano dietro la realizzazione di questo progetto il quale, lungi dall’essere “strategico” per il nostro Paese, è al contrario un’opera inutile ed estremamente costosa che serve solo a gonfiare le tasche di qualcuno a spese dei più.

Vogliamo quindi esprimere la nostra totale vicinanza, solidarietà e complicità a Fabiano e agli altri compagni fermati e a tutto il movimento NO TAV.

La Vostra lotta è anche la nostra!

Verso Genova 2011, la lotta continua!

Giovani comuniste/i Bologna

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Dalla parte dei movimenti, dalla parte dei beni comuni

Siamo ancora una volta dalla parte dei ribelli e delle ribelli della Val di Susa. Siamo complici di chi domenica scorsa ha ribadito in maniera forte e determinata la volontà di quella comunità di non accettare la devastazione del Bene Comune Territorio per un’ opera inutile, costosa e devastante.

Siamo solidali con tutti i fermati e i colpiti dalla repressione, con i torturati e i picchiati dalla forze armate del governo. Mandiamo in particolare un abbraccio forte a Fabiano, attivista ambientale e nostro compagno nel movimento per la difesa del Bene Comune Acqua in questa città.

Siamo anche nauseati e arrabbiati per le vergognose dichiarazioni del leghista Maroni che accusa i resistenti di “tentato omicidio”, mentre le truppe ai suoi ordini usano lacrimogeni con sostanze chimiche vietate anche in guerra e li sparano ad altezza d’uomo. Sarebbe meglio pensasse ai suoi “tentati omicidi”!

Pensiamo che la decisione sulle modalità delle lotte debba essere prima di tutto fatta da chi resiste in prima persona e troviamo infame l’ennesimo tentativo di criminalizzare il movimento valligiano e cercare di costruire inesistenti divisioni tra “buoni” e “cattivi”.

Tentativo che si è sviluppato in stile “bipartisan” PDL/PD con l’appoggio del sistema mediatico e delle più alte cariche istituzionali, passando anche per chi prima ha dato solidarietà e poi l’ha ritirata.

Chiediamo infine ancora una volta alle forze della “sinistra di governo” nazionale e/o locale come possano stare ancora assieme a chi vuole la cancellazione del conflitto e la distruzione del dissenso.

Continueremo a batterci assieme a tutti i soggetti sociali e di movimento che rifiutano la logica dei profitti per pochi contro i diritti dei tanti.

Come dicono da più di venti anni i valsusini; NO TAV, A SARA’ DURA!

Liber* tutt*, liber* subito!

Sinistra Critica Bologna