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Usb contro il governo Monti: giornata di mobilitazione a Bologna

Il sindacato di base: “Respingere diktat Ue, cacciare Monti”. Alle 11 presidio itinerante da Piazza Rossini, alle 19.30 sit-in all’aeroporto in solidarietà ai lavoratori degli appalti Tnt

13 Dicembre 2011 - 19:10

> Il comunicato:

CONTRO IL GOVERNO MONTI: GIORNATA DI MOBILITAZIONI A BOLOGNA

NON E’ UNA MANOVRA “SALVA-ITALIA” MA “SALVA-BANCHE”

La USB per il giorno giovedì 15 dicembre ha indetto una giornata di
mobilitazione contro la Manovra Monti con iniziative mirate ad evidenziare
la gravità delle politiche e delle misure del nuovo governo.

La giornata inizierà alle ore 11.00 si terrà un presidio itinerante che
partendo dalla sede della Provincia, dove si svolgerà una assemblea dei
dipendenti che rischiano il posto di lavoro a causa della chiusura
dell’ente. Chiusura che doveva avere come obiettivo il taglio dei costi
della casta ed invece rischia di ritorcersi contro i soliti noti. Si
proseguirà con varie tappe ed iniziative dedicate alle misure inique
previste dalla manovra di governo e allo scimmiottamento di questo da parte
del governo cittadino.

Ultimo appuntamento della giornata alle 19.30 un presidio di solidarietà e
di lotta al fianco dei lavoratori degli appalti TNT all’aeroporto Marconi di
Bologna che in un contesto dove le forme illegali di sfruttamento sono la
norma, sciopereranno contro le vessazioni aziendali e all’arrogante e
minacciosa attivita’ di “sindacato di comodo” svolto in particolar dalla
cgil di categoria.

Oggi deve essere chiaro che per difendere i diritti dei lavoratori e dei
settori popolari bisogna respingere i diktat dell’Unione Europea e cacciare
il Governo Monti: le ricette che ci stanno imponendo non sono la cura della
crisi ma una medicina utile solo a salvaguardare gli interessi di pochi a
partire dalle Banche e dai gruppi finanziari.

Non ci interessa uno sciopero di alcune categorie di lavoratori in difesa
del metodo della concertazione che il Governo Monti, ha temporaneamente
sospeso e che ha come obiettivo l’avvio del confronto per un nuovo patto
sociale che sostituisca quello del 1993 di cui stiamo ancora pagando gli
effetti nefasti.

Serve invece una chiara e netta presa di posizione contro i diktat della
U.E. che sono alla base delle scelte di questo governo.

E’ necessario mettere in discussione la logica del pagamento del debito
pubblico che è ormai “impagabile” anche a fronte dei peggiori sacrifici,
come è necessario denunciare che tutti questi non sono sacrifici
Salva-Italia ma Salva-Banche”.

Le nostre iniziative di lotta proseguiranno in preparazione dello sciopero
generale nazionale del pubblico e del privato che stiamo preparando con il
sindacalismo di base e conflittuale per il prossimo mese.

Bologna 13 dicembre 2011

USB BOLOGNA