Attualità

Ungheria / Dentro il campo di ‎Röszke‬ [video]

Làbas e Tpo diffondono due filmati girati all’interno della struttura dove sono reclusi molti dei rifugiati che tentano di raggiungere l’Europa centrale entrando in Ungheria dalla Serbia: “Un vero e proprio campo di concentramento, dentro l’Ue”.

12 Settembre 2015 - 12:01

Dejton, Francesca e Stefano, attivisti di Làbas, sono tornati a Bologna dopo i giorni passati ai confini est d’Europa, ma i contatti tessuti durante quell’esperienza permettono ancora di mantenere un filo diretto col confine tra Serbia e Ungheria, dove resta alta la tensioni a pochi giorni dal completamento del muro voluto dal governo magiaro e dall’entrata in vigore della nuova legge che prevederà l’arresto  per chi oltrepassa illegalmente la frontiera.

Ecco quanto si legge sulla pagina facebook del centro sociale di via Orfeo: “Milat e la sua famiglia scappata dalla Siria sono reclusi dentro il campo di ‪‎Röszke‬. Li abbiamo conosciuti attraverso le reti e il filo spinato. Oggi Milat ha fatto un regalo a noi e tutti coloro che credono che quello sia un luogo che non ha ragione di esistere: è riuscito ad inviarci immagini esclusive da dentro il campo. È la prova evidente di ciò che sapevamo già: il campo è gestito dalla polizia senza l’ausilio di organizzazioni umanitarie, gli spazi sono compartimentati in modo da non far incontrare più di 30 persone come in una galera, la razione giornaliera è di mezza bottiglia d’acqua al giorno e un pezzo di pane, le condizioni igieniche sono disastrose, si dorme sopra tavole di compensato al freddo. Un vero e proprio campo di concentramento, dentro l’Unione Europea”.

Così si conclude la nota: “In bocca al lupo a Milat. Gli auguriamo di raggiungere la Svezia, la meta del suo viaggio lungo tre mesi per ricongiungersi con i suoi fratelli”.

> I due video inviati da Milat: