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Una compagna di Zaky: “Da un mese non abbiamo più notizie di Patrick”

“Dal 9 marzo, né i suoi genitori né il suo avvocato l’hanno potuto incontrare, per via delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus”, dice un’amica dello studente dell’Unibo incarcerato in Egitto per reati d’opinione. Intanto prosegue la detenzione “senza motivi legali” e non si conosce la data della prossima udienza.

10 Aprile 2020 - 15:30

“È da un mese esatto che non abbiamo più notizie di Patrick. Dal 9 marzo, né i suoi genitori né il suo avvocato l’hanno potuto incontrare, per via delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. Non sappiamo in che condizioni si trovi né come sia la situazione nel carcere di Tora, in cui è rinchiuso”. Sono le parole pronunciate ieri da una compagna di corso di Patrick Zaky al master Gemma dell’Università di Bologna. Pochi giorni fa era stata nuovamente rinviata l’udienza sulla detenzione cautelare, già posticipata più volte nelle ultime tre settimane. I giorni di detenzione che erano stati stabiliti in precedenza sarebbero invece dovuti terminare il 23 marzo, ragion per cui la reclusione prosegue “senza motivi legali”, ricorda la studentessa.