Culture

Un gruppo nazi-metal in tour in città

Bologna Antifascista e il collettivo ‘The Dark Skies above us’ annunciano l’arrivo dalla Norvegia dei misogini e islamofobi The Taake in un locale cittadino: “Non si accolga la feccia razzista, sessista e fascista”.

05 Novembre 2018 - 11:33

Ancora una volta, in città si annuncia l’arrivo di un gruppo musicale di orientamento neonazista, stavolta condito da robuste dosi di islamofobia. Riceviamo da Bologna Antifascista: “Il collettivo The Dark Skies Above Us ci segnala il concerto della band norvegese black metal Taake, gruppo di fascisti misogini. Il tour della band arriverà a Bologna il 9 novembre all’Alchemica Music Club in via dei Lapidari. Naturalmente come antifascisti e antifasciste non tolleriamo la presenza di razzisti in città”.

Si legge sul blog di The Dark Skies Above Us, che segnala anche altre date in città italiane: “Questa band black metal nel tempo si è resa famosa per varie iniziative disgustose: in Germania nel 2007 il cantante Hoest (mente del progetto) si è presentato sul palco con una svastica dipinta sul petto; allo scandalo che ne è conseguito, Hoest ha risposto dicendo: ‘Noi non siamo nazisti, era una provocazione’ per poi aggiungere che ‘quel subumano’ dell’organizzatore dell’evento ‘poteva fare un pompino a un musulmano’ dal momento che costui aveva interrotto il concerto. Più recentemente Hoest si è presentato a più concerti con una maglia che mostra la luna e la stella islamiche barrate. Orkan, un brano del 2011, contiene un passaggio in cui invita Maometto e i musulmani ad andare all’inferno. Nello stesso brano si riferiscono alla cristianità come a un disonore che avrebbe indebolito ‘i nostri popoli pagani’, come da luogo comune del genere. Questa farsesca aria super partes viene tradita nel giro di pochi secondi, dato che per Hoest i popoli europei sarebbero un blocco compatto di pagani dormienti che deve scrollarsi la cristianità di dosso per difendersi dall’invasione “covata dopo i tempi di guerra” di un altro popolo, quello orientale e musulmano. L’occidente deve ‘affilare di nuovo le asce’, perché il sole d’inverno sorge ad ovest per i ‘maiali che bruciano la nostra bandiera’: ‘Ferro contro ferro Norvegia svegliati presto'”.

Prosegue il post: “Per aggiungere schifo allo schifo nel 2015 i membri di ‘Young and in the Way’, una band in tour con i Taake, sono stati accusati da 3 persone diviolenza sessuale e la loro presenza esclusa da vari festival. Una delle vittime ha scritto ad Hoest chiedendogli di riconsiderare la loro collaborazione nel tour. La sua risposta: ‘Non ce ne frega un cazzo, tieni queste stronzate fuori da Internet’. La band incriminata si è successivamente sciolta, travolta dallo scandalo. Ad organizzare il concerto, oltre alla Nighttime Production, abbiamo un’etichetta nostrana: la Nihil Production, da sempre in prima linea nel proporre eventi legati all’Nsbm (national-socialist black metal). Si è fatta promotrice di varie edizioni del ‘Black Winter Fest’ (che ritornerà il primo dicembre a Parma) e dell’Hammer of the Gods’, festival che hanno visto la partecipazione di band conclamatamente fasciste o ambigue, quali Graveland, Nokturnal Mortum, Satanic Warmaster, Ad Hominem”.

Conclude il collettivo: “Noi che ascoltiamo black metal vogliamo che i concerti e i locali nelle nostre città non accolgano la feccia razzista, sessista e fascista. Desideriamo al contrario che i bigotti non trovino spazi e che la scena musicale accolga le persone di qualsiasi etnia e le persone di qualsiasi genere e orientamento sessuale. I locali quali il Traffic di Roma, l’Alchemica di Bologna, il Demodé di Bari e le Officine Sonore di Vercelli devono assumersi la responsabilità di sapere a che genere di band e persone stanno dando spazio. Allo stesso modo le band di spalla quali Enisum, Selvans, Dewfall e Kyterion non potranno difendersi dietro alla bandiera de ‘la musica è solo musica’: se suonate con dei misogini razzisti e nazisti, state collaborando con loro. Nel 2018 una mobilitazione in Nordamerica ha prodotto la cancellazione dell’intero tour statunitense dei Taake, a dimostrazione del fatto che muovere contro i nazi che appestano la scena e vincere è possibile”.