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Un Carnevale rivoluzionario: “Per l’ambiente, contro la guerra!”

Sfilata in maschera promossa della Rete delle lotte ambientali. Alla protesta contro Passante, nuovi distributori di benzina e cementificazione si affianca la mobilitazione per quanto accade in Ucraina: “Crisi climatica e guerra due facce della stessa medaglia, noi ci battiamo per difendere la Terra e la vita e garantire un futuro degno alle prossime generazioni”.

27 Febbraio 2022 - 17:43

Il “Carnevale della rivoluzione ambientale”, organizzato per la giornata di oggi dalla Rete delle lotte ambientali bolognesi, diventa anche un “Carnevale contro la guerra” dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Una sfilata in maschera è partita nel pomeriggio da piazza dell’Unità dirigendosi verso piazza Maggiore e coinvolgendo diverse centinaia di persone, raccontano le/gli organizzatrici/ori. Due i temi suggeriti per la scelta dei costumi: “La natura si ribella: flora e fauna si difendono dalla cementificazione” e “Bologna nella crisi climatica: come sarebbe la vita a Bologna dopo la catastrofe climatica”. Al centro della mobilitazione ancora una volta il potenziamento di autostrada e tangenziale: “Allargare il Passante a 18 corsie, costruire nuovi distributori e cementificare il territorio non è una festa!”, avverte la Rete delle lotte ambientali, ricordando che già il Passante “oggi causa, secondo i dati diffusi dall’amministrazione comunale, oltre il 40% delle emissioni da traffico veicolare che si registrano in città e che, se allargato dalle attuali 12 fino a 18 corsie provocherebbe ancora più inquinamento; del resto, le immagini satellitari mostrano che la Pianura Padana è una delle aree maggiormente inquinate d’Europa, e questo mentre in Italia solo il 13% delle merci viaggia su ferrovia: allargare il Passante significa continuare a investire sul trasporto su gomma”.

Per queste ragioni, la mobilitazione della Rete continuerà: “Domenica 27 marzo è convocata un’assemblea metropolitana delle/dei cittadine/i contro l’allargamento del Passante di mezzo, mentre al termine della manifestazione è stata inviata alle istituzioni una richiesta di Valutazione di impatto ambientale e sanitario del sistema tangenziale/autostrada di Bologna”.

Nel frattempo, “in queste ore assistiamo all’ennesimo conflitto armato: missili e bombe colpiscono le città costringendo bambini, donne e uomini nei rifugi, e provocando morte e distruzione. In un’epoca nella quale l’umanità dovrebbe affrontare la minaccia più grande alla sua sopravvivenza – il cambiamento climatico – i Governi non trovano di meglio che scatenare l’ennesima guerra“, sottolinea la Rete delle lotte ambientali estendendo le ragioni originarie della manifestazione: “Ancora una volta, assistiamo a conflitti nei quali l’energia e gli interessi economici prevaricano l’interesse collettivo e il diritto alla vita e a pagarne le conseguenze, come per i cambiamenti climatici, sono le popolazioni. Crisi climatica e guerra sono due facce della stessa medaglia e noi ci battiamo, nella nostra città, per difendere la Terra e la vita, in modo da garantire un futuro degno alle prossime generazioni”. Concludono i promotori della sfilata: “Siamo impegnate/i per costruire l’alternativa a un sistema che uccide e ammala: la guerra non fa parte della nostra alternativa. Per questo, di fronte a quanto sta avvenendo in Ucraina in queste ore, il ‘Carnevale della rivoluzione ambientale’ sarà anche uno spazio di rifiuto della guerra. Questa terra è la nostra Terra: fermiamo la guerra”.