Acabnews Bologna

Un altro sfratto rinviato

Grazie al picchetto organizzato da Asia a Lavino di Mezzo. Eseguito, invece, lo sfratto che era stato rimandato in via Bombelli. Xm24: “Solidarietà a tutte le occupazioni abitative”.

04 Novembre 2013 - 11:17

La mattina di giovedi un dispiegamento ingente di polizia alle 7 del mattino ha permesso di eseguire lo sfratto in via Bombelli. Tutto quello che stiamo dicendo sul problema sfratti, della necessità di una moratoria generalizzata, di politiche abitative diverse, diventa sempre più pressante.

Un altro sfratto, a Lavino di Mezzo, è stato rinviato grazie al picchetto antisfratto organizzato.

Per entrambi gli sfratti sono state prospettate soluzioni provvisorie, in strutture dei servizi sociali: è inammissibile continuare a gettare le persone in situazioni di precarietà abitativa, dalle quali diventa impossibile uscire con un miglioramento delle proprie condizioni di vita.

L’Amministrazione Comunale ha già ammesso di non avere la capacità di dare risposta all’enorme numero di sfratti e di persone in emergenza abitativa, portando la necessità di politiche diverse in città. Senza moratoria sugli sfratti, , anche se ci fosse la famosa “graduazione” , continuerà ad essere prodotta emergenza. Senza una volontà di requisire e riutilizzare patrimonio assegnandolo a chi perde la casa,  questa emergenza rimarrà a pesare sulla città.

Il segnale dello sfratto di via Bombelli, è una cosa inammissibile in un momento come questo. Non può essere la priorità chiamare 50 agenti di polizia per sfrattare una donna con una gravidanza a rischio.

Abbiamo espresso già le nostre richieste, e la manifestazione  a Roma lanciata dai movimenti per il diritto all’abitare ne riporta i contenuti: chiediamo di bloccare gli sfratti, di rendere disponibile patrimonio ed assegnarlo a chi l’ha occupato, di bloccare la vendita di patrimonio pubblico. Qui a Bologna aprire un tavolo di trattativa su via Irnerio e su via Toscana sarebbe il primo segnale importante.

Ora le Istituzioni devono dimostrare che vogliono veramente risolvere questi problemi che toccano migliaia di persone. In alternativa, volenti o nolenti, sempre più persone intraprenderanno percorsi di lotta per riprendersi un diritto fondamentale.

Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà agli occupanti di via Saliceto, che questa mattina (venerdì, ndr) si sono trovati ad affrontare lo sgombero. La casa è un diritto per tutti.

Asia-Usb

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Vogliamo Abitare, vogliamo auto-organizzarci, vogliamo vivere!

Lo scenario è palese! Occorre avere le mani impastate nel marcio e gli occhi coperti dal denaro per non accorgersi del progressivo degrado delle attività e dei servizi sociali proposte nel territorio. Mentre le destre populiste neofasciste, per mano dell’ormai noto
sgherro Galeazzo Bignani, continuano a chiedere sicurezza consigliando addiritura l’esercito nelle strade, mentre si continua a pensare di costruire opere inutili e palazzi faraonici, le scuole, gli ospedali, gli asili cadono a pezzi. Studenti, disoccupati, precari, pensionati e migranti si trovano a dover lottare per arrivare a fine mese.

Una grossa manifestazione come quella del 19 ottobre a Roma, seppur appesantita dai media e dalla politica attraverso l’agitazione di spauracchi infondati, ha urlato a gran voce la necessità di riappropriazione da parte delle classi sfruttate del diritto alla casa e all’abitare. A Bologna, prima e dopo la manifestazione, sono sorte diverse occupazioni, proprio a confermare questa necessità.

Anche la questura riconosce come impellente la questione abitativa e il magma che ribolle nelle viscere della gente, ma lo fa – come suo solito – rispondendo a difesa del potere costituito. Anche in questa occasione infatti un dispositivo di legge sta permettendo ad un
questore infallibile (come già fu il Preziosa) di individuare, secondo il suo unico e soggettivo criterio ed arbitrio, chi è pericoloso ed espellerlo mediante foglio di via.

Come se allontanato chi alza la testa, il problema sparisse. Vedrà che si sbaglia! Ci sentiamo solidali con tutte queste occupazioni per ciò che reclamano, per ciò che simboleggiano e per ciò che potrebbero innescare sulle genti che sentono la medesima necessità.

Contro ogni sgombero! Basta sfratti! Basta speculazione!

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