Attualità

Turchia / Ankara, corteo degli insegnanti bersagliato dai lacrimogeni

Polizia sbarra la strada a una manifestazione anti-privatizzazione diretta al ministero dell’Istruzione, dimostranti e passanti intossicati dai gas. Una docente ferita da un bossolo sparato dagli agenti. Due arresti.

24 Novembre 2013 - 12:17

(da infoaut)

foto da twitter @muhsinakgun

Oggi [ieri, ndr] pomeriggio un migliaio di insegnanti è sceso in piazza ad Ankara in occasione della giornata degli insegnanti per protestare contro i progetti di riforma dell’educazione. La tensione nel settore dell’istruzione è salita dall’inizio di questa settimana, quando Erdogan ha annunciato riforme per trasformare alcuni istituti in scuole private, aggiungendo che su questo punto il governo sarà intransigente e non accetterà alcun tipo di dietrofront. Gli insegnanti hanno deciso di sfidare il premier e oggi pomeriggio hanno lanciato un appuntamento in piazza Tandogan con l’obiettivo di raggiungere il ministero dell’Istruzione e della Ricerca per far capire in maniera chiara e netta la volontà di non far passare questa riforma.

Il dispiegamento delle forze dell’ordine era del tutto insensato e, non appena i manifestanti si sono avvicinati ai cordoni antisommossa per proseguire verso il ministero, gli agenti hanno caricato violentemente e fatto uso di cannoni ad acqua, gas urticanti e lacrimogeni. Di questi ultimi la polizia ne ha abusato, scatenando una viera pioggia di essi sui manifestanti, intossicando anche persone che erano sedute nei dehors di vari locali a consumare il proprio pranzo. Un’insegnante è stata gravemente ferita alla testa da un bossolo sparato dalla polizia, ora si trova all’ospedale con un trauma cranico di grave entità. Altri sette manifestanti sono stati feriti e due persone sono state arrestate.

Erdogan ha dimostrato ancora una volta quale sia il suo ideale di sviluppo: un modello basato su un capitalismo aggressivo, sull’islamizzazione estrema e sulla privatizzazione dei settori pubblici. La giornata di oggi è l’ennesima dimostrazione della determinazione della popolazione turca a far resistenza a questo modello invivibile imposto dall’alto.