Acabnews Bologna

Tre morti in quattro giorni nelle carceri dell’Emilia-Romagna

Ieri un detenuto ha perso la vita alla Dozza di Bologna. Il 31 dicembre si era verificato un decesso a Modena, il giorno precedente era accaduto a Piacenza. E solo una quindicina di giorni prima, sempre a Modena, una persona è finita in coma irreversibile dopo aver tentato il suicidio.

03 Gennaio 2025 - 11:52

Tre morti in quattro giorni tra le/i detenute/i delle carceri dell’Emilia-Romagna. L’ultimo caso si è verificato ieri alla Dozza di Bologna: in base alle prime informazioni circolate, un pakistano di 40 anni si è accasciato mentre camminava in un corridoio ed è deceduto.

Il 31 dicembre, invece, a Modena un detenuto di origini straniere ha perso la vita dopo aver inalato gas da una bomboletta di quelle usate per cucinare: possibile un suicidio oppure un incidente, visto che tra le persone ristrette c’è chi usa il gas per procurarsi stordimento.

Mentre il giorno prima, il 30, un tunisino di 27 anni è morto a Piacenza: forse “un atto dimostrativo finito male in quanto il detenuto è probabilmente caduto e quindi morto sul colpo”, ha affermato il garante regionale Garante regionale delle persone sottoposte a misure limitative o restrittive della libertà personale, Roberto Cavalieri. Il ragazzo era nella sezione di isolamento, trasferito da Ferrara per provvedimento disciplinare. All’inizio della sua presenza a Piacenza gli era stato attribuito un rischio suicidario medio, successivamente tolto. “In Emilia-Romagna c’è una crisi del sistema penitenziario: basta pensare che nel 2024 ci sono stati cinque suicidi e ogni giorno registriamo almeno un caso di autolesionismo, ovvero comportamenti che quando non mettono a rischio la vita mettono a rischio la salute dei detenuti”, ha sottolineato il garante.

Ma non è tutto, perchè a metà dicembre di nuovo nel carcere di Modena si è registrato un altro tentato suicidio: in questo caso il detenuto non è morto, ma si trova in coma irreversibile.