Acabnews Bologna

Tra i “fantasmi” dell’ex Dima [+comunicati]

Chi sono gli occupanti dello stabile di via Emilia Levante. “Siamo disposti a un accordo con il Comune”, dicono, “ma tanto le istituzioni soluzioni reali non ne hanno”. Gli attestati di solidarietà.

22 Maggio 2015 - 18:42

Ex Dima (foto fb Lazzaretto)Si conclude la prima giornata di occupazione dell’ex Dima di via Emilia Levante, un centinaio di piccoli appartamenti praticamente nuovi ma senza luce ne acqua, promossa dalla sezione bolognese Coalizione internazionale rifugiati mi granti e sans-papier, organizzazione internazionale attiva in tutta Europa contro Frontex e per la libertà di movimento.

A occupare ci sono, tra gli altri, sei famiglie e venti minori tra cui un bimbo di quattro mesi. Molti sono profughi dall’africa sub-sahariana o dalla Siria, con in tasca un “permesso di soggiorno umanitario” di un anno, col rischio di ritrovarsi presto senza documenti né sostegno economico. “Non parlano neanche italiano – spiega un ragazzo del Cispm- girano come fantasmi per la città, senza carta d’identità e aiuti statali e senza possibilita’ di avere un lavoro: se non dormono qui, non sanno dove altro andare”.

Altri vengono dalla Romania, a Bologna da anni come operai, ritrovatasi per effetto della crisi senza un salario stabile e con una famiglia lontana da mantenere.
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“Abbiamo occupato per uso abitativo e sociale – continua l’attivista – per ora siamo un centinaio ma il numero è inevitabilmente destinato ad aumentare, perchè le istituzioni di Bologna soluzioni reali non ne hanno”. In ogni caso, spiegano, “siamo disposti a fare un accordo con il Comune, a pagare le utenze, a trovare una soluzione alternativa. La vera sfida ora è portare il problema in città”.

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> I comunicati di solidarietà all’occupazione:

Solidarietà alla nuova occupazione abitativa di via Emilia Levante. Davanti alle sofferenze sociali e agli effetti di anni di austerità c’è una Bologna che non volta lo sguardo ma con tenacia tenta di autorganizzare possibilità di riscatto e di dignità collettiva. Occupare tutto è giusto e necessario! Viva la lotta per la casa!

Social Log

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Solidarietà all’occupazione dell’ex Bologna residence e alla resistenza degli occupanti degli stabili di via De Maria e dell’ex Telecom

Apprendiamo con piacere che oggi, nell’ambito della “giornata internazionale di azione per la giustizia sociale e la libertà di circolazione e di residenza”, lanciata dalla Coalizione Internazionale Sans papier e Migranti, questa mattina è stato occupato il Bologna-Residence , Stabile completamente nuovo e in disuso dal 2012.
Esprimiamo la massima Solidarietà alle 150 immigrati profughi e rifugiati politici con famiglie con minori, hanno occupato per uso abitativo e sociale l’ EX Bologna -Residence di Via Emila Levante.
Questo avviene mentre nelle maggior piazze d’Europa e Africa si protesta e si manifesta in nome della libertà, della giustizia sociale, contro la mercificazione dei migranti e per la libertà di circolazione e la regolarizzazione.
In Italia oltre alla manifestazione di Roma, che si terrà dalle ore 15.00 in piazza dell’Esquilino, sono previste iniziative in diverse città a Bari, a Torino, a Pisa, e a Bologna con una iniziativa alle case occupate “Nelson Mandela”, via Irnerio 13/15, alle ore 18.
Massima solidarietà và anche alle occupazioni di via De Maria e dell’ Ex-Telecom che con Social-Log stanno resistendo al tentativo di sgombero che nei giorni scorsi hanno visto il tentativo da parte della polizia di sgombero.
Crediamo quindi necessario, aderire e partecipare alla manifestazione del 6 giugno, lanciata dall’ Assemblea cittadina per il diritto all’abitare del 20 maggio all’ex-Telecom Occupato, vivendolo come momento unitario delle situazioni in lotta per il diritto al reddito e all’abitare.

Federazione Usb Bologna