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Torna lo sciopero per il clima: “E contro la guerra”

Fridays for future in corteo da piazza Maggiore: tra le richieste sul piano locale lo stop al Passante di mezzo e alle trivellazioni in Adriatico. Il no all’allargamento di autostrada e tangenziale sarà anche al centro di un’assemblea metropolitana prevista domenica: perchè la mobilitazione “non si ferma”, assicura la Rete delle lotte ambientali bolognesi.

25 Marzo 2022 - 16:14

Lo sciopero globale per il clima torna ad animare le strade di Bologna, all’insegna dello slogan “People not profit” scelto dal movimento Fridays for future per le manifestazioni di oggi in tutto il mondo per dire: “Basta mettere a rischio il futuro e la vita di miliardi di persone per nutrire gli interessi di pochi”. Un corteo si è mosso da piazza Maggiore per attraversare la zona universitaria, percorrere via Irnerio e via Marconi per arrivare in piazza San Francesco e concludere l’evento con musica e microfono aperto. Questo in un momento in cui “uno sciopero per il clima deve essere anche uno sciopero contro la guerra“, sottolinea Fridays for future. “È scoppiata una guerra in Europa dopo due anni di pandemia da cui non abbiamo fatto altro che illuderci che ne saremmo usciti migliorati, perchè eravamo tutti sulla stessa barca- si urla dal megafono dalla testa del corteo- ma la verità è che alcuni di noi erano sulla zattera e altri sullo yacht, e stanno completamente ignorando la burrasca che è di fronte a noi”. Infatti, “abbiamo gestito la crisi climatica e quella pandemica come se fossero distinte, quando sappiamo benissimo che sono una la figlia dell’altro, e ora siamo in quella che potrebbe benissimo essere definita una distopia, con una guerra in cui il combustibile fossile come il metano è al centro”. Tutto questo “mentre nei mercati mondiali scarseggia il grano a causa della siccità fuori misura e in Ucraina si combatte l’ennesima guerra finanziata dai combustibili fossili e in parte combattuta per il controllo dei gasdotti europei”. Si torna quindi a manifestare per il clima “reclamando a gran voce l’abbandono di gas, carbone e petrolio, lo sblocco delle rinnovabili, lo stop agli allevamenti intensivi, la rivoluzione della mobilità”.

Tra le richieste a livello locale, poi, il movimento ambientalista torna a chiedere “l’abbandono del progetto del Passante di mezzo, vero e proprio mostro ecologico in piena città e lo stop alla folle politica delle trivellazioni nell’Adriatico”. In piazza, inoltre, trovano spazio “le rivendicazioni delle studentesse e degli studenti che in questi mesi hanno occupato le scuole di Bologna, del movimento transfemminista, delle lavoratrici e dei lavoratori”, scrive Fridays for future, segnalando che domani “saremo a Firenze per la mobilitazione congiunta con il Collettivo di fabbrica Gkn“.

Nel corso della manifestazione di oggi, segnala il Cua, una filiale Unicredit è stata sanzionata con scritte e lanci di vernice: “Decidere di non arruolarsi in questa guerra significa sabotare, bloccare, sanzionare per inceppare i meccanismi malsani di questo sistema mortifero all’interno del quale nasce questa guerra. L’ennesima guerra per le risorse e per le mire espansionistiche di pochi. Sanzionare banche che da sempre armano i conflitti imperialisti non solo si può fare, ma é necessario. Riconoscere i nemici che stanno anche a casa nostra, che intrattengono relazioni e partnership con i nostri istituti formativi é l’unico modo per disertare e contrastare la guerra delle oligarchie e delle democrazie occidentali che si riempiono la bocca della parola pace, ma che si traduce finanziando gli armamenti”.

A proposito invece del Passante, la mobilitazione contro l’allargamento di autostrada e tangenziale “non si ferma”, è il messaggio lanciato dalla Rete delle lotte ambientali bolognesi convocando per domenica un’assemblea metropolitana con appuntamento alle 15 al Parco delle Caserme Rosse in via di Corticella. “Opporsi all’allargamento del Passante di mezzo significa difendere il nostro diritto, e quello delle prossime generazioni, a una vita dignitosa, sana, di qualità”, scrive la Rete, annunciando che “nei prossimi mesi la nostra mobilitazione contro l’allargamento del Passante di mezzo continuerà, e si svilupperà intersecando le tante altre questioni cittadine che, direttamente o indirettamente, si legano a questa grande opera inutile e dannosa”. Per questo “le associazioni, i comitati, i gruppi e i cittadini bolognesi sono invitati a partecipare all’assemblea per discutere collettivamente come costruire, nei prossimi mesi, l’opposizione all’allargamento del Passante”, aggiunge la Rete. In caso di maltempo l’assemblea si svolgerà all’Ex Centrale, in via di Corticella 129.