Per non perdere i finanziamenti europei i lavori devono partire entro fine mese. I NoTav bloccano ancora il cantiere ma si teme il pugno duro delle forze dell’ordine
(Dal sito di Radio Onda d’Urto)
Il ministro dell’Interno, il leghista Roberto Maroni, ha garantito ieri che non invierà l’esercito in valle di Susa per fermare le proteste contro l’alta velocità ferroviaria Torino-Lione. Ma le minacce contro il popolo non sono finite. Secondo il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, collega di partito del ministro Maroni, i cantieri per la realizzazione del tunnel geognostico della Maddalena, nella zona di Chiomonte, partiranno entro il 30 giugno, termine ultimo fissato dall’Europa per erogare i finanziamenti necessari a sostenere il business della Torino-Lione.
Senza l’avvio dei lavori per la galleria, propedeutica alla costruzione dell’alta velocità, non ci saranno i soldi per pagare l’opera. Per questo i No Tav sperano di riuscire a bloccare il cantiere della Maddalena fino al 30 giugno, ma la volontà espressa dalla politica fa temere interventi pesanti per mettere fine alla battaglia. Il servizio con Giovanni Vighetti, Comitati popolari No Tav della Valle di Susa.