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“Time out!”, azione comunicativa alla Pam verso il 6 maggio [comunicati+foto+video]

Per il Primo maggio un “banchetto precario” nel supermercato di via Marconi in vista della generalizzazione dello sciopero di venerdì 6 maggio’010: appuntamento dalle 13 all’incrocio Rizzoli-Bassi-Indipendenza.

01 Maggio 2011 - 20:50

TIME OUT!
Tempo di sciopero, tempi di vita

Il Primo Maggio non è per tutti la festa dei lavoratori. Tante e tanti precari oggi a Bologna infatti hanno tenuto aperti supermercati, negozi, centri commerciali, costretti a lavorare perché non garantiti e ricattabili. E così sarà anche il giorno dello sciopero generale, giornata in cui non tutti potranno scioperare. Per questo oggi siamo andati al supermercato Pam, nel quale durante le scorse settimane i lavoratori hanno fatto scioperi selvaggi per ottenere un contratto e una retribuzione migliore.

Come studenti, ricercatori, precari del mondo della cultura e dello spettacolo, in solidarietà ai lavoratori precari della Pam, abbiamo allestito un “banchetto precario”, per dire che vogliamo un reddito garantito, vogliamo poterci permettere un presente e un futuro che non siano di rinunce.

Pensiamo che sia il momento di dire basta alla precarietà, sempre piu’ sinonimo di sfruttamento, e di fare in modo che lo sciopero generale del 6 maggio sia davvero una giornata di sciopero generalizzato, anche per tutte quelle figure lavorative che non hanno il diritto di scioperare.

Il 6 maggio trasformeremo l’incrocio centrale di Bologna (Rizzoli-Bassi-Indipendenza) in uno spazio nel quale parlare di sciopero precario, nel quale trovare nuovi modi di scioperare per i lavoratori non garantiti e dove poter pensare lo sciopero come riappropriazione del tempo di vita.

TIME OUT!
Tempo di sciopero, tempi di vita

Per maggiori informazioni sulla giornata del 6 rimandiamo ad una conferenza stampa martedì 3 maggio alle ore 12 in Salaborsa.

Bartleby, Vag61, Collettivo Utopia, Ricercatori Precari, Laboratorio Smaschieramenti, Antagonismogay, Nosadella.Due

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> Il comunicato sul 6 maggio:

TIME OUT
Tempo di sciopero, tempi di vita

Bologna-6 maggio 2011
Ore 13 incrocio via Indipendenza-via Rizzoli-via Ugo Bassi

Venerdì 6 Maggio sarà giorno di sciopero, sciopero generale e generalizzato.

È da tre anni ormai che gli effetti della crisi finanziaria sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, le politiche di gestione economica che il governo e le amministrazioni locali hanno adottato ripetono uno schema già visto e poco efficace, proponendo, come unica soluzione, una serie di tagli ai diversi settori del welfare, della cultura e della formazione. Così, proprio quando le condizioni di vita e di lavoro peggiorano a causa della crisi, il governo – nelle sue diverse articolazioni – propone ricette che comprimono ulteriormente le possibilità di avere una vita soddisfacente. La retorica con cui questi tagli vengono venduti all’opinione pubblica recita un mantra già sentito: in tempo di presunta scarsità delle risorse bisogna stringere la cinghia in nome della stabilità finanziaria. In realtà le risorse vengono dirottate dai servizi sociali, dalla cultura e dalla formazione verso le casse di banche e istituti di credito, per salvarli proprio da quella insolvenza che è stata all’origine del collasso economico globale. La crisi è dunque affrontata con strumenti che non sono solo inefficaci (si pensi alla Grecia che, nonostante sia stato il primo paese in Europa ad aver adottato una severa politica di austerità, è entrato in recessione) ma che a loro volta provocano un ulteriore impoverimento generale, che colpisce anche di chi ha la garanzia dell’accesso ad un salario. I tagli, sul piano cittadino, si traducono infatti nell’incremento delle tariffe di accesso al welfare, anche a fronte di una sua progressiva dequalificazione che in molti casi porta perfino alla chiusura tout court di servizi fondamentali. Un processo che, inoltre, spesso produce la cancellazione o la precarizzazione di numerosi posti di lavoro. Da un lato, quindi, assistiamo ad un drastico ridimensionamento dei tradizionali istituti del welfare, mentre dall’altro la crisi accelera il processo di declassamento, che coinvolge tanto i precari quanto i lavoratori dipendenti.

Questi problemi, comuni a tanti, necessitano di una risposta altrettanto comune. È per questa ragione che nelle ultime settimane tanti e diversi si sono incontrati a Salaborsa e a Bartleby: per far vivere uno spazio pubblico di discussione e di azione politica capace di mettere al centro le lotte per un nuovo welfare e per la riqualificazione dei servizi, per un reddito di cittadinanza contro la crisi, per l’autodeterminazione dei nostri corpi e delle forme di vita metropolitane. In questa prospettiva si colloca anche la generalizzazione dello sciopero del 6 maggio, convocato dalla Cgil con modalità insufficienti e tardive. Quel giorno ci saranno due appuntamenti mattutini: alle ore 9 sotto le due torri partirà il corteo degli studenti medi, mentre l’ appuntamento per gli studenti universitari sarà alle ore 11 in piazza Verdi.

In quella giornata vogliamo riprendere quella pratica del blocco delle merci e della circolazione che ha contraddistinto i movimenti studenteschi degli ultimi anni e ibridarla con i nostri saperi e la nostra creatività, con i claims delle nostre mobilitazioni. Fare del cuore del centro cittadino, della T disegnata dall’incrocio di via Rizzoli, via Ugo Bassi e via Indipendenza una piazza occupata. È tempo di sciopero, tempo di agire lo sciopero oltre le sue forme classiche, ma è giunto anche il tempo di far vivere nello sciopero tutta la ricchezza di un “tempo ritrovato”, il tempo in cui far vivere nell’incontro, nella parola, nell’arte e nella condivisione la forza espressiva delle nostre differenze. Una piazza della creazione metropolitana dicevamo, ma anche una piazza esplicitamente contro il governo Berlusconi e le sue politiche razziste e di austerità. Una piazza dunque che saprà esprimere tutto il suo rifiuto all’annunciata presenza in città del ministro Maroni.

Dalle ore 13 pranzo, interventi, performance artistiche e teatrali, musica, letture a cura di: Ensemble Concordanze, Wu Ming, Laboratorio Smaschieramenti, Ricercatori Precari, Docenti preoccupati, Nosadella.Due, Specchio del reame, e tanti altri.

Bartleby, Vag61, Collettivo Utopia, Ricercatori Precari, Bibliotecari Necessari, Ensemble Concordanze, Laboratorio Smaschieramenti, Antagonismogay, Nosadella.Due

> Per ulteriori adesioni: tempodisciopero@gmail.com