Social Log: “Partiremo come volontari e volontarie”. Làbas: “Andremo a toccare con mano il luogo dove tutto ciò che abbiamo raccolto verrà distribuito”. Noi Restiamo: giovedì cena solidale in piazza dell’Unità.
A Bologna non si ferma la solidarietà messa in campo da collettivi, centri sociali e sindacati di base in favore dei terremotati del centro Italia. Dopo le raccolte autorganizzate di beni di prima necessità, ora è il momento di far arrivare il materiale dove serve e di recarsi in prima persona sui luoghi del disastro per dare una mano. Scrive Social Log: “Per quattro giorni presso l’occupazione abitativa di via Mario de Maria ha funzionato un centro di raccolta dei beni di prima necessità che grazie alla solidarietà popolare ha riempito centinaia di scatoloni pronti per essere inviati nei magazzini che i volontari e le volontarie delle Brigate di Solidarietà Attiva stanno allestendo intorno alle zone colpite dal sisma. Famiglie, pensionati, giovani precari, studenti e studentesse universitarie si sono recati da noi portando sacchi e buste colme di oggetti utili. Riteniamo importante sottolineare il contributo significativo della comunità cinese del quartiere Navile che si è mobilitata immediatamente donando moltissimo materiale. Così come numerose associazioni e gruppi non hanno fatto mancare il sostegno alla raccolta beni. Nei prossimi giorni le Brigate di Solidarietà Attiva, che hanno già allestito numerosi magazzini e una mensa in loco, ci proporranno un calendario per organizzare un convoglio solidale che porterà quanto raccolto nei magazzini e successivamente verrà distribuito. Fino a quel momento tutto il materiale verrà conservato all’interno dei due palazzi occupati della Bolognina. Ribadiamo l’appello a quanti posseggono furgoncini o macchine di ampio volume a segnalarci la propria disponibilità per partecipare al convoglio. Inoltre nei prossimi giorni e settimane potremmo riattivare nuovi punti raccolta di beni di prima necessità in base alle esigenze della popolazione terremotata e facciamo conto nella straordinaria manifestazione di solidarietà e partecipazione popolare che anche questa volta si è espressa nella nostra città. Annunciamo che partiremo come volontari e volontarie aderendo alle attività delle Brigate di Solidarietà Attiva. E, come nella tragica occasione del terremoto nella nostra regione, anche questa volta daremo un contributo non solo nella raccolta di beni di prima necessità ma lavoreremo volontariamente anche nelle zone colpite del sisma”.
Inoltre, ancora Social Log condivide pubblicamente “alcune considerazioni in merito a queste giornate di iniziativa collettiva: la partecipazione popolare è stata letteralmente straordinaria contando a centinaia le persone che si sono recate nel nostro punto di raccolta dei beni anche in barba alle intimidazioni istituzionali. Abbiamo dimostrato che in completa indipendenza da partiti e istituzioni è possibile autorganizzare in maniera razionale ed efficace la solidarietà popolare. Vogliamo considerare questo evento come ennesima conferma del bisogno di riscatto e mutualismo che vive nella società bolognese capace di attivarsi per non abbandonare nella solitudine quanti soffrono i disagi e i problemi provocati da questo sistema ingiusto. Ribadiamo infatti che i lutti e la catastrofe materiale e morale prodotta dall’episodio sismico potevano essere evitati se ad esempio tutte le risorse pubbliche milionarie destinate alla grande opera inutile per eccellenza, la Tav, fossero state dirottate per finanziare una messa in sicurezza dai terremoti di tutto il territorio della penisola. Trascorsa l’emergenza sarà ancora una volta compito dei movimenti e dell’iniziativa popolare vigilare attentamente per fare in modo che la ricostruzione non divenga l’ennesima occasione per riempire le tasche di quattrini di corrotti e speculatori. D’altronde le parole senza pudore del ministro Delrio non lasciano dubbi: ‘Anche questo terremoto sarà occasione di rilancio dell’economia’, ha dichiarato durante un talk show televisivo. Vogliamo concludere questa nota facendo riferimento a quanti fin dai primi istanti successivi al terremoto hanno colto l’occasione per fomentare odio razzista e intolleranza opponendo i migranti ai terremotati: riteniamo questa operazione di sciacallaggio pericolosa quanto ignobile e ci piace pensare alla nostra iniziativa come una smentita pratica alla retorica xenofoba: siamo la lotta per il diritto all’abitare che unisce occupanti e inquilini resistenti agli sfratti in una grande battaglia di giustizia sociale, molti di noi provengono dalla Cina, dal Marocco, dalla Tunisia, dalla Moldavia, dal Sud America, dal centro Africa e non appena abbiamo visto le prime immagini atroci che provenivano dalle zone terremotate abbiamo riconosciuto la stessa sofferenza che molto spesso ci ha portato a emigrare in Italia, così non abbiamo atteso un solo minuto mobilitandoci per autorganizzare il punto di raccolta dei beni di prima necessità dimostrando che solo l’unità e la solidarietà tra sfruttati e sfruttate di ogni origine e provenienza può cambiare in meglio le nostre vite. Continuiamo ad autorganizzare la solidarietà popolare! Al fianco della popolazione colpita dal sisma rivendichiamo la messa in sicurezza dai terremoti di tutto il territorio della penisola!”.
Anche Làbas diffonde un aggiornamento sul proprio intervento: “Abbiamo l’autorizzazione delle Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia per scaricare il nostro furgone stracolmo di solidarietà a Colli del Tronto e recarci al campo di Acquasanta, per toccare con mano il luogo dove tutto ciò che abbiamo raccolto verrà distribuito. Partiremo domani mattina entro le 10 per poter essere a destinazione nel primo pomeriggio. Prima della partenza apriremo Làbas dalle 9 del mattino fino alla nostra partenza per raccogliere esclusivamente alcune cose che ci richiedono, che elenchiamo qui di seguito: creme idratanti, giochi in scatola, torce elettriche e batterie, mollette per panni, borse dell’acqua calda, stendini, bacinelle. Grazie a tutti e tutte voi per aver reso possibile questo viaggio. Continuate a seguirci per avere ulteriori aggiornamenti. Viva la Bologna solidale!”.
Infine, la campagna Noi Restiamo invita ad una cena solidale in piazza dell’Unità, l’1 settembre dalle 19, “per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto. Invitiamo ognuno a portare qualcosa da mangiare preparata in casa, oppure semplicemente di venire e versare un’offerta, per continuare a esprimere anche da Bologna la nostra solidarietà concreta. Ci sarà musica e aperitivo”. Sempre da Noi Restiamo, inoltre: “Dopo aver visto i magazzini dei punti di raccolta strabordare per l’enorme solidarietà attivatasi, è il momento di continuare a mantenere puntati i riflettori anche ora che la prima fase emergenziale sta per chiudersi. Come avevamo avuto modo di dire, la cooperazione e l’attenzione popolari sono l’unico antidoto affinchè corrotti e corruttori non possano gestire indisturbati i loro soliti giochi sporchi. Il terremoto stesso è stato sì un disastro naturale, ma i cui danni sappiamo essere dovuti anche a scelte politiche, fatte da chi specula sul territorio, in centro Italia come nelle nostre città, costruendo palazzi pubblici fatiscenti e cementificando le aree verdi, così come da un governo che piange i morti mentre taglia i fondi alla ricerca, necessaria per prevenire il peggio e studiare la terra e i suoi movimenti.
Cogliamo l’appello dell’Usb, che da Milano con gli autisti della ex Croce Rossa pubblica iscritti al sindacato guideranno la colonna con i beni e i fondi raccolti in questi giorni, per trasportarli fino alle zone colpite dove verrano poi distribuiti”.