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Tagli alla sanità, “non si può morire di debito”

Il Comitato No Debito lancia una campagna di informazione su “una politica di smantellamento che aggrava una situazione già da tempo in declino”.

03 Febbraio 2013 - 10:37

Parte la campagna contro i tagli alla sanità in Emilia Romagna

È partita oggi la campagna cittadina di contro informazione sui tagli alla sanità causati dalle politiche di cosiddetta riduzione del debito pubblico. In questa campagna elettorale che non entra nel merito delle vere questioni sociali riportiamo al centro la difesa dei diritti fondamentali come quello alla salute contro le politiche di austerity accettate da tutte le forze politiche presenti in parlamento.

In Emilia Romagna i tagli, per il solo 2013, ammontano a 260 milioni in meno che equivalgono a circa 4.000 posti letto, e nella sola Bologna il taglio previsto sarà di 50 milioni pari a 600 posti letto ospedalieri.

Oltre a questo ordine di tagli altre riduzioni con effetti devastanti nella quantità e nella qualità delle prestazioni riguardano i vincoli di spesa per gli acquisti medico sanitari e sugli appalti.

Una politica di smantellamento che aggrava una situazione già da tempo in declino con liste di attesa lunghissime e con un forte ricorso da parte dei cittadini alla sanità privata, convenzionata e non.

Da questa mattina e per tutto il mese di febbraio, il Comitato No debito promuoverà la diffusione di materiale di informazione sulla situazione e sulle prospettive del sistema sanitario pubblico e sulle ragioni che giustificherebbero questo tipo di smantellamento, politiche legate al rispetto dei diktat della commissione europea, della BCE, FMI: per risparmiare sulla sanità pubblica e rimpinguare contemporaneamente le casseforti di banche e assicurazioni.

Gli attivisti del Comitato No Debito di Bologna con le parole d´ordine di “Non si può morire di debito, tagliano la sanità, minacciano la nostra salute, arricchiscono le banche” diffonderanno il materiale, tra volantini, dossier e locandine recandosi preso i vari poliambulatori ed ospedali cittadini, e centri di prenotazione CUP.

Comitato No Debito