I No Borders dopo una giornata di resistenza, ieri, sugli scogli: l'intervento contro il presidio "ha devastato il lavoro di mesi costruito collettivamente mano a mano, grazie all'aiuto di tantissime persone, con i documenti e non".
Dopo il presidio di ieri, i No Border rilanciano con una manifestazione cittadina: appuntamento davanti alla Stazione sabato alle 14,30. Usb contro i protocolli per far lavorare gratis i richiedenti asilo.
Mentre nella città ligure si resiste sugli scogli, presidio di solidarietà oggi alle 18,30 davanti alla stazione. E sabato 3 ottobre'015 manifestazione: "Stop war, not people".
All'alba arrivano centinaia di poliziotti: era nell'aria, ieri sera la decisione di tornare sul mare, dove si continua a resistere. Alcuni in acqua per protesta. "Potete distruggere il campo ma non quello che ha creato".
Il Presidio permanente No Border diffonde le immagini delle manganellate con cui la Polizia, martedì scorso, ha reagito ad una manifestazione in sostegno a Kobane. Poi altre quattro denunce e l'ennesimo foglio di via.
Diverse centinaia di persone, prima nel piazzale della Stazione, poi in corteo nelle strade della Bolognina, in solidarietà con i migranti e con il presidio No Borders della città al confine tra Italia e Francia.
Comunicati di adesione alla manifestazione "No borders" di domenica, che partirà alle 17.30 dal piazzale della stazione con un punto informativo sulla situazione a Ventimiglia.
In risposta all'appello per una giornata di mobilitazione nazionale diffuso dal Presidio permanente No Borders, il 6 settembre'015 corteo dalla stazione e poi cena in piazza dell'Unità a cura di Eat the rich e CampiAperti.
Presidio No Borders: "La solidarietà è un arma, Ventimiglia è ovunque!". E dall'11 al 13 settembre'015 "assemblea transnazionale contro confini, razzismo, sfruttamento e militarizzazione".
Presidio Permanente No Borders: "Non saranno certo vecchi e nuovi dispositivi di repressione a fermare questo viaggio. Ci allontanate da qui, ci troverete ovunque".
Presidio permanente No Borders: "Nessun foglio di via, nessun processo fermerà la nostra lotta per l’abolizione delle frontiere e il libero passaggio di ciascun individuo in ogni parte del mondo".
Lettera dei sei solidali "rimpatriati" nei Comuni di residenza: "Abbiamo imparato a pensare la nostra libertà in maniera diversa da come fa il potere. L'impedirci l'accesso a un luogo non ci impedisce di continuare a lottare".
