Ieri cinquemila a Torino, duemila a Chiomonte, cortei in numerose città italiane: emerge la fotografia di un movimento diffuso, eterogeneo, intergenerazionale, che rispedisce un'altra volta al mittente ogni divisione tra buoni e cattivi.
Tre Notav condannati a risarcire oltre 200mila euro a Ltf: "Chiediamo a tutti solidarietà concreta". E il 22 febbraio giornata nazionale di lotta nei territori "in difesa del diritto di opporsi alle scelte governative".
Roma: cinque cortei e un'occupazione. A Milano, Torino e Pisa blitz alle sedi delle multiutility. A Brescia picchetto all'inceneritore. Oggi nuove mobilitazioni, anche a Cremona e Palermo.
Una delibera permette di avere un documento, firmare contratti lavorativi, accedere a sanità e corsi di formazione, mandare i figli a scuola.
In corso dall'alba un operazione della procura di Torino contro quattro attivisti NoTav accusati di terrorismo. Ripubblichiamo da NoTav.info e Infoaut.
Ieri 150mila a Napoli contro il biocidio: "Possiamo vincere". Oltre trentamila NoTav in Valsusa: "Deluso chi si aspettava un popolo rassegnato". A Gradisca in fiamme il tetto del Cie. A Pisa in piazza per l'ex-colorificio.
Oggi manifestazioni studentesche in tutta Italia, una nuova tappa del percorso nazionale scaturito dal corteo romano del 19 ottobre. Occupazioni e cariche. Il comunicato del network Studaut, quello dei collettivi milanesi, il report di Dinamopress.
Il brano di De Luca che ha fatto saltare i nervi al procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, tanto da far circolare la notizia di un suo addio a Magistratura Democratica. NoTav: "Crociata personale contro di noi".
Dal sito di Bartleby ripubblichiamo un contributo in soggettiva sulle perquisizioni in Valsusa e "William, compagno di una strada cominciata molto tempo fa".
Perquisizioni ai NoTav, pesantissime le accuse della procura torinese per il blitz al cantiere del 10 luglio. Il movimento: "Un atto intimidatorio che necessità una risposta corale".
I movimenti di "Abitare nella crisi" in piazza in varie città, nella capitale assediato il Tribunale Civile e solo dopo le manganellate della polizia il presidente del Foro ha accolto una delegazione.
Un commento da Contropiano: "L’altra notte a Chiomonte è rimasto ‘ferito’ solo un compressore. Ma il leit motiv è che ‘ci poteva scappare il morto’, se non addirittura che ‘i No Tav volevano il morto’".
