"Siamo 60.000", gioivano ieri al termine del corteo le realtà promotrici della manifestazione per l'autodeterminazione lgbtqia+: "La risposta più efficace alla violenza di stato che subiamo da questo governo fascista".
Səx worker in piazza: “Contro la criminalizzazione, per i diritti”
Oggi in Sala Borsa incontro pubblico tra gruppi e associazioni di sɜx worker, il primo di questo genere organizzato in Italia da circa 20 anni, poi manifestazione: "Dobbiamo pagare le tasse, ma non abbiamo gli stessi diritti di altri lavoratori. È un lavoro, chiediamo di poterlo fare senza essere sfruttate o finire in galera".
“Lavoro sessuale in sicurezza”, striscioni al Pincio e in porta Mascarella
E in città altre scritte e affissioni nella giornata internazionale contro la violenza su sex worker: "Lo stigma della puttana è una forma di controllo della sessualità di donne e soggettività dissidenti: per noi puttana è un parola cruciale per la nostra lotta, una rivendicazione di autodeterminazione!", scrivono diverse realtà transfemministe.
Ombrelli rossi in piazza: “Basta discriminare il lavoro sessuale”
Manifestazione in piazza dell'Unità in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sullə sex worker: "Chiediamo molto più della legge Merlin, in un’ottica di superamento dell’abolizionismo e per la decriminalizzazione del lavoro sessuale", a cui dev'essere riconosciuta "la stessa dignità di altri lavori".
Sex workers in piazza per il Primo maggio: “Il lavoro sessuale è lavoro!” [foto+audio]
Laboratorio Smaschieramenti e Ombre Rosse al Nettuno: "La nostra stessa esistenza è r-esistenza. Reclamiamo diritti perché vogliamo accedere a tutele sindacali che ci vengono costantemente negate così come qualsiasi altra forma di sussidio".
“Se continuiamo a vedere il lavoro sessuale come problema, perdiamo la possibilità di eliminare lo sfruttamento”
Dal collettivo Ombre rosse un contributo sul sex work, con un approfondimento sulle modalità indoor non tradizionali: "Le forme del lavoro sessuale cambiano ma quello che rimane invariato è lo stigma culturale, sociale e istituzionale contro di esso".
In piazza i nomi delle persone trans uccise nell’ultimo anno
Le vittime sono state ricordate ieri, in occasione del Trans day of remembrance, con uno striscione esposto sotto al Nettuno. Mit: "Non si può restare indifferenti". Non Una Di Meno: "Sconfiggere la cultura della paura".