Le testimonianze diffuse dall'Adl Cobas che una settimana fa, insieme agli utenti del dormitorio Zaccarelli, ha scritto alle istituzioni per chiedere soluzioni strutturali e la fine delle logiche di emergenzialità: "Non ci ha ancora risposto nessuno".
L'Adl - Sportello per il diritto all'abitare consegna alle istituzioni una lettera firmata insieme agli inquilini del dormitorio Zaccarelli: "Nessuna persona venga lasciata per strada".
Si era impiccato alcuni giorni fa ed è morto stamattina: Khalid, originario del Marocco, aveva 25 anni e stava per tornare in strada con la fine del Piano Freddo. Piazza Grande: "Non si parli di disgrazia".
Sui social network l'appello per sostenere l'occupazione di via Toscana 136: servono materassi, coperte, sacchi a pelo, stufe, fornelli, stoviglie, pentole, cibo e sapone. Quando Carisbo comprò dal Comune, l'edificio fu valutato 2,8 milioni.
Settanta senza dimora, molti fino agli scorsi giorni ospiti delle strutture del piano freddo, entrano in una ex scuola, "ora proprietà di una banca".
"Stiamo pensando a progetti straordinari", annuncia l'assessora, ma intanto chiude le strutture che durante l'inverno hanno garantito 240 posti letto. E sulla Caserma Sani: "Nessuna assegnazione diretta".
Oggi scade il "piano freddo" del Comune e da questa mattina Asia-Usb presidia quattro strutture, mentre gli ospiti si rifiutano di uscire e restano all'interno. Lettera al sindaco per chiedere un incontro urgente sul tema.
Protesta di Asia-Usb con gli ospiti della struttura di via del Milliario, per aprire un confronto con il Comune: "Individuare stabili pubblici che possano divenire la casa di chi si trova in emergenza".
Palazzo d'Accursio: prolungamento dell'accoglienza solo per situazioni di fragilità. Tpo: "Si alimenta la guerra tra poveri", l'amministrazione sostenga "progetti di autogestione immediati" per i 60 migranti ancora nei centri. Asia-Usb: "Inaccettabile espellerli".
Solo trenta posti disponibili, per almeno cinquanta rifiugiati che ne hanno bisogno in città. Oggi presidio ai Prati di Caprara fino a sera, quando ha smobilitato la Celere. Appuntamento domani alle 7.30.
Tra centri d'accoglienza, piano freddo, servizio di asilio notturno, le politiche sociali del Comune generano tensioni e disagio. In molti finiscono per preferire la strada. Intanto, manca una settimana alla chiusura dei centri del piano profughi.
Nessuna prospettiva, dopo il 28 febbraio, per i migranti di Prati di Caprara e VIlla Aldini. Improbabile che il piano freddo del Comune possa prenderli tutti in carico, Tpo: "Finiranno in strada".
