Ieri l'azione comunicativa: "La lotta dei facchini non va in vacanza!". Intanto, Cobas e Si Cobas annunciano la conquista di un contratto migliorativo per i lavoratori dei magazzini Gsi e Camst dell'Interporto.
Hobo alla Feltrinelli di porta Ravegnana, i responsabili rifiutano la trattativa e chiamano la polizia. Solidarietà e interesse di molti dei presenti nella libreria. Il collettivo: "Torneremo". Solidarietà da Valerio Evangelisti, Wu Ming e Bifo.
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Crash: "Dichiarazione di guerra, risposta sarà corteo di sabato". Hobo: "Non un passo indietro". Coordinamento Migranti: "Non temiamo minacce". Cobas e Si Cobas: "Prosegue lo stato di agitazione".
Attivisti in azione pochi giorni dopo la nuova occupazione: decine di computer, ritrovati negli spazi abbandonati di via Filippo Re, depositati all'interno del Rettorato.
"Aperto un nuovo spazio nel campus, uno dei tanti abbandonati e lasciati alla polvere. La vendetta del sapere vivo continua!". Oggi alle 17 assemblea aperta. Solidarietà dal C.u.a.
Inchiesta di Hobo sulla gestione del Bononia University Restaurant. Oggi di nuovo OccupyMensa e contestazione all'Er.Go; Cua e Taksim: "I diritti che ci vengono negati, li conquistiamo a spinta. Torneremo!".
Avvertimento della Questura ai facchini stranieri: le denunce possono pregiudicare il rinnovo dei permessi di soggiorno.
Dei 51 lavoratori licenziati dai magazzini Granarolo, sono 9 sono stati ricollocati. Picchetto di 5 ore di lavoratori della logistica e attivisti di Crash e Hobo. Il 6 novembre nuovo tavolo in prefettura.
A stretto giro il Cua raccoglie l'appello della tendopoli di Porta Pia. L'obiettivo è "riportare sul territorio la ricchezza" di quanto è successo a Roma e "ragionare su come proseguire la mobilitazioni".
#15O, nuova tappa del calendario verso il corteo romano di sabato. Manifestano in centinaia, molti con la maschera di "V". Lungo il percorso, "sigillato il rettorato", distribuiti simbolici buoni pasti, tracciato un murales sotto le Torri.
Dopo lo sgombero e il sequestro di aprile, blitz del collettivo negli spazi abbandonati della Facoltà di Psicologia. "Abbiamo deciso di dire basta, di romperli noi quei sigilli e dissequestrare i saperi", verso il #19o.
