Il trasferimento dei settanta ragazzi “problematici” dagli Istituti minorili di tutta Italia ha sollevato tantissime proteste. Il Governo, però, va avanti a marce forzate, incurante di tutti problemi che aggraveranno la situazione della casa circondariale bolognese. Prendono parola le/i detenute/i: "Vessazione frutto di una politica miope e giustizialista".
Salgono a cinque in pochi giorni i decessi nelle celle emiliano-romagnole
Le ultime due morti a Modena: lunedì è stato dichiarato morto il detenuto che aveva tentato di togliersi la vita ed era finito in coma a metà dicembre, ieri probabilmente un altro suicidio.
In Emilia-Romagna quasi 300 detenute/i a rischio suicidio
Il 9,8% a Ferrara, il 14% a Bologna, il 46% a Ravenna. "I numeri dei suicidi in carcere sono aumentati significativamente", segnala Antigone, che stasera a Vag61 presenta il XX Rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, significativamente intitolato "Nodo alla gola". Intanto alla Dozza mai così tante/i giovani e numeri inediti anche al minorile.
Non c’è più tempo: di galera si muore
Le carceri ormai non sono solo luoghi di privazione della libertà personale, al loro interno anche diritti inviolabili come la salute e la dignità devono essere abrogati in nome della “certezza della pena”.
Due detenute morte e una terza che ha tentato il suicidio: che succede alla Dozza?
I tre episodi si sono verificati nel giro di pochi giorni. L'Ausl, intanto, definisce "alquanto critica" la situazione delle detenute nell'Articolazione tutela salute mentale del carcere, mentre l'Ordine degli avvocati parla di "condizioni non degne di un Paese civile".
Le carceri dell’Emilia-Romagna: affollate e in “profonda crisi sanitaria”
Lo stato degli istituti di pena della regione nel Rapporto di Antigone: "Il quinquennio trascorso spicca per la sua problematicità". E intanto da Modena, dove durante le proteste del marzo 2020 morirono nove detenuti, è arrivata la notizia che la Procura ha chiesto l'archiviazione per i 14 agenti della Penitenziaria indagati per lesioni e torture.
Tentato suicidio alla Dozza, la rabbia delle/i detenute/i: “Fino a dove volete spingerci?”
Il motivo del gesto compiuto da un recluso "è il dolore che da mesi stava subendo per via di una malattia alle ossa", spiega una lettera spedita dalla Sezione penale a Tribunale di sorveglianza, Garante e sindaco: "Vi scandalizzate della situazione delle carceri turche e iraniane, ma di quelle italiane quando vi fregherà qualcosa?".
Rivolta alla Dozza nel marzo 2020: quattro condanne in abbreviato
Due detenuti sono stati condannati a un anno di reclusione e due a otto mesi. Al pari di altri 40 imputati, che saranno processati con rito ordinario, erano accusati a vario titolo di esistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Dozza, le/i detenute/i prendono parola: “Un solo medico, diritto alla salute non garantito”
"Quando qualcuno sta male l'unica cosa che viene data è un antidolorifico (a prescindere) senza che sia visitato", spiega una lettera indirizzata al sindaco, al magistrato di sorveglianza e ai Garanti: l'unico medico presente su cinque previsti interviene solo in caso di ferite gravi, in sostanza "se non si vede sangue non si vede nessuno".
Un piano della Dozza è senz’acqua
"La situazione è un po' difficile", ammette la direzione del penitenziario, aggiungendo che Hera ha iniziato alcuni lavori "ed entro fine giugno dovremmo poterne uscire".
Nelle carceri dell’Emilia-Romagna tre suicidi da inizio anno
L'ultimo caso a Reggio Emilia. Il garante regionale dei detenuti: i dati su suicidi e atti di autolesionismo "rappresentano la punta dell'iceberg della sofferenza che si vive in carcere. Serve un maggiore coinvolgimento della società e dei territori".
In carcere un detenuto su quattro non ha una condanna definitiva
Al 30 giugno scorso nei penitenziari dell'Emilia-Romagna erano presenti 764 persone nella condizione di imputata/o. La percentuale delle/i tossicodipendenti è salita dal 36,83% al 42,46%. Nell'arco di un anno sono finite in cella dieci donne con figli.