Studentesse/i protestano per la mancanza di spazi, l'abolizione del Pcto, l'eliminazione della seconda prova alla maturità e "contro la guerra imperialista dei padroni che guarda solo ai loro interessi". Da un gruppo di genitori del Copernico, intanto, parte un appello contro i provvedimenti disciplinari che potrebbero colpire le/i ragazze/i protagoniste/i a gennaio dell'occupazione del liceo.
Cua: “In piazza Scaravilli un abuso delle forze di polizia”
Il collettivo oggi è tornato davanti al rettorato per mostrare in conferenza stampa foto e video di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica. A Bologna sembra che "lo studente vada represso e per il resto dev'essere invisibilizzato: non esiste se non per essere demonizzato", affermano le/gli attiviste/i.
La schedatura per strada delle/gli adolescenti: “È prevenzione”
In centro Polizia e Carabinieri fotografano volti e documenti di ragazze/i minorenni: nuove frontiere securitarie nell'approccio alla vita notturna cittadina. I collettivi universitari, inoltre, segnalano che nella notte tra sabato e domenica si è verificato un violento intervento delle forze dell'ordine in piazza Scaravilli.
“Cercare casa, un’odissea”: nel mirino le agenzie immobiliari
Cua: "Da ottobre ad oggi indichiamo chi ha responsabilità della situazione strutturale in cui versa questa città. Ieri ne abbiamo indicate altre e non ci fermeremo, perché ciò che non ci viene dato ce lo riprendiamo".
“Studenti e studentesse hanno occupato il Copernico”
Ne hanno dato notizia il Cua, Split e Cambiare rotta sui social network: "La grande ondata di occupazioni che nel corso delle ultime settimane si è susseguita in tutta Italia, è arrivata a Bologna".
::: Notizie brevi :::
Studentesse e studenti di Luna davanti al rettorato per rivendicare il diritto alla salute mentale | Ieri altra manifestazione dei collettivi per lo stop ai rapporti tra Alma Mater e atenei israeliani | Addette e addetti pulizie senza diritti a Kfc, Slang-Usb rivendica risultati ma "pronta a mobilitazione se non saranno rispettati i patti".
Split: “Stiamo occupando il Rettorato in via Zamboni 33”
Studentesse e studenti mettono tende da campeggio nei corridoi dell'ateneo contro l'emergenza abitativa. Le richieste sono "alloggi per gli idonei non assegnatari degli studentati, Università garante degli affitti concordati, condono di more su tutti i ritardi delle tasse, recupero di spazi vuoti da convertire in case per studentə, stop ai ricatti di merito e temporali".
Così l’Università cancella l’associazione Lgbtqia+
"Siamo statə cacciatə... ma siamo tornatə", perchè da UniLGBTQ nasce (S)witch: "Ricostituirci come collettiva restituisce il cambiamento e la maturazione politica sviluppata negli ultimi due anni e mezzo". Il percorso di Saperi Naviganti, intanto, dà origine a LUnA-Laboratorio Universitario d’Autogestione. E il Cua torna al 38, con un nuovo graffito: "Spezzando i confini della norma".
Ateneo, si chiude l’era Ubertini: “Niente da salvare di questi sei anni”
Domani alla guida dell'Alma Mater si insedia ufficialmente Giovanni Molari. Il Cua, ripercorrendo il mandato del rettore uscente: "Niente da salvare dell'universita del passato e del millantato futuro. Solo un grande 'a mai più rivederci!' e la certezza di nuove sfide da lanciare a chi assumerà la carica".
Cua e Split in corteo: “Non saranno delle multe a frenare la nostra voglia di vivere la città!”
Partita da piazza Verdi nella serata di ieri la manifestazione di protesta per la sanzione inflitta a due giovani che ascoltavano musica. "Se non hai soldi da spendere per stare ai tavolini non puoi stare in piazza", contestano le/gli universitarie/i.
::: Notizie brevi :::
Su alcune statue in città maschere a forma di teschio, Extinction Rebellion: "installazione evoca conseguenze crisi climatica" | In piazza Scaravilli lavori per 850 mila euro, blitz Cua e grande scritta sulla pavimentazione: "Dateli a noi" | Sgb alla nuova amministrazione: "Basta sfruttamento educatrici/tori in appalto" | Tamponi gratuiti, Tper non cede: Usb verso sciopero.
Nudm in assemblea nazionale: “Abbattere gerarchie che alimentano il patriarcato”
L'incontro in corso oggi e domani nelle aule universitarie di viale Berti Pichat a Bologna: "Le ragioni della nostra iniziativa femminista e transfemminista si sono moltiplicate e dobbiamo essere in grado di affrontarle insieme".