Ya Basta ha organizzato nella città bosniaca di Bihac la campagna B.u.r.n. con Laboratorio Salute Popolare e No Name Kitchen: "In questi mesi abbiamo stretto alleanze con chi vive la rotta quotidianamente, dai locali alle persone in movimento, e continueremo a coltivarle e a cercare insieme di costruire reti e strumenti di lotta e resistenza".
Sei attiviste partite da Bologna fermate in Bosnia dalla polizia
È accaduto "mentre erano intente a fornire trattamenti sanitari contro la scabbia alle persone in movimento bloccate alla frontiera tra con la Croazia", raccontano Ya Basta e Laboratorio Salute Popolare. Alle attiviste è stato notificato un decreto di espulsione, ma "abbiamo deciso di impugnare l’ordine per smascherare l’ipocrisia delle politiche migratorie dell’Unione europea".
Attiviste/i in partenza per la Bosnia: “Supporto sanitario per la libertà di movimento”
L'obiettivo della campagna B.u.r.n. è raggiungere "le persone in movimento bloccate alla frontiera e respinte ogni giorno da Frontex e polizia croata", spiega Ya Basta, che partecipa all'iniziativa insieme a No Name Kitchen e Laboratorio Salute Popolare: è possibile contribuire partecipando alla campagna di crowdfunding che accompagna il progetto.
I “sentieri migranti” e l’Europa delle frontiere [video]
La registrazione video dell'incontro "Frontiere dentro e fuori l'Europa" che si è tenuto venerdì 10 dicembre a Vag61 per la presentazione del libro “Sentieri migranti” di Alberto Di Monte e una chiacchierata sulle frontiere dentro e fuori l’Unione Europea, con Annalisa Camilli (giornalista di Internazionale), Michele Lapini (fotogiornalista), Mario (YaBasta Bologna) e Stefano (Zic.it).
Frontiere dentro e fuori l’Europa
La redazione di Zic.it parteciperà all’iniziativa che si terrà domani alle 21 a Vag61: presentazione del libro “Sentieri migranti” con l'autore Alberto Di Monte e chiacchierata sulle frontiere dentro e fuori l’Ue, dalla Bosnia e le rotte balcaniche al confine Polonia-Bielorussia. Interverranno anche Annalisa Camilli (giornalista di Internazionale), Michele Lapini (fotogiornalista) e YaBasta Bologna.
Da Bologna alla Bosnia: “Appello per medicə, infermierə e attivistə”
No Name Kitchen, Ya Basta! e Laboratorio di Salute Popolare invitano a partecipare ad un progetto sulla rotta balcanica per "essere al fianco delle persone in movimento, mettendo in campo una pratica sanitaria che immaginiamo come forma di alleanza, relazione e supporto". Oggi a Làbas giornata di presentazione e autoformazione.
Una “ferrovia sotterranea” per i migranti in transito dalla Bosnia
Attiviste e attivisti di Ya Basta, Làbas e Laboratorio Salute Popolare in partenza per Bihac per dare "supporto sanitario alle persone in movimento e denunciare la violazione dei loro diritti": è possibile sostenere l'iniziativa su Produzioni dal basso o partecipando alla raccolta di vestiti pesanti e rifornimenti alimentari.
Bloccato camion partito da Bologna con aiuti per i migranti sulla rotta balcanica
Due i mezzi partiti venerdì, quello dell'associazione La Villetta è stato fermato in Croazia al punto di frontiera di Samac: "Una surreale situazione di rimbalzi burocratici, con l'intento malcelato di punirci per aver 'osato' portare aiuti umanitari ai migranti, che invece secondo logiche disumane devono essere dimenticati".
Detenuti alla Dozza raccolgono fondi per i migranti bloccati in Bosnia
"Nella nostra particolare contingenza di persone detenute ci sentiamo vicini a questi esseri umani che, nel terzo millennio, a meno di 500 chilometri da Bologna, tentano di resistere a condizioni di vita che fanno venire in mente i campi di concentramento".
“Frontiere e violenze: dalla rotta balcanica ai confini nazionali” [video]
Il video dell'incontro online organizzato da Vag61 a partire da quanto sta accadendo alla frontiera tra Bosnia Erzegovina e Croazia ai migranti che tentano di attraversare i confini dell'Unione Europea, "tra criminalizzazione della solidarietà e mobilitazioni".
Bosnia / Le voci dei migranti bloccati ai confini dell’Europa [video]
Siamo stati nel paese balcanico dopo lo sgombero del campo rifugiati di Vučjak. Nell'articolo le testimonianze di chi tenta l'attraversamento della frontiera con la Croazia, la stessa con cui si entra nell'Unione Europea, venendo spesso respinto, derubato dei beni personali e picchiato.
::: Notizie brevi :::
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