Ieri presidio in via de’ Castagnoli, delegazione ricevuta dalla dirigenza dell’Usr ottiene la giornata unica di convocazione: “Potremo scegliere il posto di lavoro con criterio”. La videointervista di ZicTv a un’insegnante e la solidarietà dei Cobas.
In tante e tanti giovani insegnanti precari si sono incontrati ieri pomeriggio davanti all’Ufficio scolastico regionale, per chiedere risposte sugli esiti del cosiddetto concorsone della scuola del 2016. “Siamo stati lasciati nel caos più completo per diversi mesi dopo aver sostenuto il concorso. L’Usr ci assicuò una immediata risposta sugli esito del concorso. Vogliamo che tutti gli abilitati vadano in ruolo. I vincitori del concorso, che non rientrano nella graduatoria di merito perché non ci sono i posti, rischiano di sparire nel nulla nonostante abbiano passato la prova”.
La richiesta del Coordinamento precari è che venga attivato un doppio canale di assunzioni (metà da concorso e metà da graduatoria), il cambio della procedura concorsuale per il futuro e la convocazione unitaria dei supplenti dalle graduatorie d’istituto in tutta la regione. Una precaria racconta dell’idea renziana di insegnante: “Veloce, benestante, al passo coi tempi, alla faccia della scuola dell’inclusione.”
Una delegazione sale nell’ufficio scolastico regionale ed è ricevuta dal dirigente amministrativo: “Il dottor Schiavone ci ha ricevuti. Abbiamo chiesto di graduatorie e convocazioni unificate. Ci ha confermato che a Bologna si faranno, non prima del 26 settembre. Il risultato è storico, ed è una vittoria del coordinamento precari”.
Non sono mancati durante il presidio gli attestati di solidarietà al lavoratore ucciso a Piacenza.
(l’articolo prosegue sotto il contributi multimediale)
> La videointervista del nostro inviato a una docente precaria del Coordinamento:
Ecco quanto si legge nel comunicato diffuso in serata dal Coordinamento precari della scuola: “Oggi 15 settembre (ieri, ndr) è stato un pomeriggio importante per i precari della scuola di Bologna e provincia. La scuola è iniziata, ma non per tutti/e, non per i docenti di seconda e terza fascia, ancora a casa nonostante le aule si siano riempite stamane, pur con molte cattedre vuote. É anche per questo che in molti e molte ci siamo presentati in via De Castagnoli sotto l’ufficio scolastico. Nonostante gli uffici siano chiusi (sbarrati, diremmo) al pubblico da settimane, abbiamo ottenuto un incontro con i funzionari dell’ufficio territoriale di Bologna. Al termine del colloquio abbiamo avuto conferma che ció che stiamo chiedendo da tempo verrá messo in pratica: si istituirà, per la provincia di Bologna, una giornata unica di convocazione da graduatorie di istituto per il conferimento di suppenze lunghe. Si tratta di una notevole conquista che permetterá a noi docenti, già vessati da condizioni contrattuali precarie, di poter scegliere il posto di lavoro del prossimo anno scolastico con criterio, in primis quello della continuitá didattica, senza dover stare in balia delle chiamate non sincronizzate delle diverse segreterie scolastiche.”
Prosegue la nota: “Mentre la nostra delegazione, composta da abilitati Tfa e Pas, veniva ricevuta dal dott. Schiavone, direttore dell Usp Bologna, il presidio si è rivelato un utile momento di confrontio fra le varie categorie di precari, nonostante le divisioni che il Miur ci impone come classe docenti. Da decenni, infatti, siamo differenziati in innumerevoli categorie (abilitati siss, abilitati pas, tfa I o II ciclo, insegnanti non abilitati) che ci danno uguali doveri ma differenti diritti. Da sempre il Coordinamento cerca di superare queste differenziazioni nell’ottica della lotta a una condizione che ci accomuna tutte e tutti: la precarietà contrattuale, che incide sulle nostre vite e che ci rende ricattabili. È anche per questo che abbiamo colto l’occasione per ribadire il nostro sdegno verso il concorsone, che come previsto si è rivelato in tanti casi una truffa, come dimosrano le mancate immissioni in ruolo per i vincitori in alcune classi di concorso, la questione degli idonei, il ritardo nel completamento delle procedure di selezione e non ultima la totale inadeguatezza delle prove e relative correzioni che hanno determinato a livello nazionale una percentuale di bocciati spropositata. Il coordinamento ha ribadito la propria rivendicazione principale, e cioè l’assunzione senza condizioni di tutti i precari tramite il mantenimento del doppio canale: pretendiamo l’inserimento di tutti gli abilitati e i docenti di terza fascia con cospicuo servizio nelle graduatorie ad esaurimento, dalle quali vengono effettuate le immissioni in ruolo, insieme alle graduatorie costituitesi dopo il concorso”.
Prosegue il testo: “Di alcuni di questi aspetti abbiamo chiesto conto in un secondo incontro con il direttore dell Ufficio Scolastico Regionale, il dott. Versari, che ha chiarito alcune questioni problematiche (come per esempio l’intenzione di stilare un elenco degli idonei del concorso rimasti fuori graduatoria, con relativo punteggio, per evitare che si perdano nel nulla del post concorso; o il fatto che il numero di posti effettivi disponibili per il ruolo è basato sui pensionamenti ed é stabilito dall’algoritmo del MIUR, quindi non é detto che non evere incarichi quest’anno porti al rischio di non mettere in ruolo, nel corso del triennio successivo, chi ha vinto il concorso quest’anno). Quanto alla questione delle convocazioni provinciali, il dott. Versari ha espresso soddisfazione per la costituzione della rete bolognese per le supplenze, e ha manifestato l’intenzione di sollecitare gli altri uffici provinciali affinché, se non una convocazione unitaria, sia garantita almeno la massima trasparenza e un calendario uniforme per le chiamate dalle graduatorie d’istituto”.
“La giornata di oggi ci ha dimostrato – concludono i precari – che con con la mobilitazione si possono ottenere risultati anche significativi; un’ulteriore conferma a pochi giorni dalla pubblicazione degli esiti delle prove scritte per l’AD04, con una percentuale molto alta di ammessi che pareva difficilmente pronosticabile a seguito della pubblicazione delle griglie di valutazione, alla quale abbiamo opposto una ferma e sdegnata resistenza. Il 15 settembre rappresenta, dunque, un punto di partenza per il movimento dei precari emiliani, che chiamiamo a raccolta per un’assemblea pubblica su questi e altri temi, venerdì 7 ottobre a Bologna. Assunzioni senza condizioni, basta lavoro precario!”.
Al presidio hanno aderito anche i Cobas della scuola, che motivano così la scelta: “Questo inizio di scuola mostra come la L 107, approvata da oltre un anno, porta nelle scuole il caos strutturale. Noi quindi che abbiamo sostenuto ciò fin dall’inizio continueremo la nostra battaglia, in questo caso al fianco delle sacrosante rivendicazioni del Coordinamento precari bolognese che ha indetto l’iniziativa”. Da qui l’invito a mobilitarsi rivolto a “tutti i docenti che non si sono ancora arresi alla cattiva scuola di Renzi e che pensano sia giusto dimostrarlo, fin dall’inizio dell’anno scolastico, sostenendo le ragioni di chi maggiormente subisce le conseguenze della retorica e delle bugie di questo governo”, dicono i Cobas.