L’Assemblea delle scuole ribelli dopo le cariche davanti alla Provincia: “La protesta continua”. Si conclude l’occupazione del Sabin, comincia quella dell’Isart. In mattinata sanzionata anche la Deutsche Bank.
“Oggi, nella giornata di protesta nazionale lanciata da StudAut, da moltissime scuole di Bologna tra cui Malpighi, Serpieri, Isart, Aldini, Sabin, Laura Bassi e molte altre sono partiti cortei che hanno bloccato le vie principali della città. Oggi siamo scesi in piazza per proseguire nel percorso che portiamo avanti da tanto tempo: vogliamo i fondi che non vengono più stanziati per le assemblee d’istituto, materiali e laboratori funzionanti, scuole libere dai presidi sceriffo e dalle norme inutili, trasporti e libri accessibili a tutti”. Comincia così il comunicato diffuso dall’Assemblea delle scuole ribelli al termine della manifestazione che, stamattina, ha visto le forze dell’ordine caricare gli studenti delle superiori davanti alla Provincia: diffuse anche alcune foto che testimoniano le conseguenze delle manganellate.
“Dal concentramento, che era all’incrocio della stazione sui viali, in circa 500 siamo partiti bloccando i viali in un corteo selvaggio. Ci siamo diretti verso la sede della Provincia in via Zamboni 13, l’istituzione che gestisce i fondi scolastici. Una volta arrivati la risposta alle legittime richieste degli studenti e delle studentesse è stata sempre la solita: palazzo chiuso e polizia schierata che con una violenza inaudita ha fatto ben tre cariche a freddo. Non ci siamo però fatti intimidire e siamo rimasti continuando a gridare ‘assedio!’,riportando in città il clima del 19 Ottobre romano. Diversi di noi sono rimasti feriti e un ragazzo è stato fermato, ma con determinazione e senza paura abbiamo resistito finché il nostro compagno non è stato rilasciato. Siamo poi ripartiti in corteo continuando a bloccare la città”, raccontano gli studenti nel comunicato.
“Ci siamo poi diretti all’incrocio della stazione, bloccando i viali e concludendo il corteo con un’assemblea delle scuole a cui hanno partecipato anche studenti provenienti da Porretta Terme e da Piacenza. Abbiamo deciso di riprenderci il diritto all’assemblea bloccando i viali per un’assemblea- continua il comunicato- dalla quale è emersa l’intenzione di continuare la protesta con l’occupazione di altre scuole e con una nuova manifestazione il 27 Novembre! Dopo questa grande giornata di lotta continueremo i percorsi intrapresi lanciando presto nuove assemblee delle scuole per organizzarci e costruire insieme occupazioni e manifestazioni!”.
Dal liceo Sabin, nel frattempo, gli studenti fanno sapere di aver ricevuto minacce dai docenti e di aver deciso di concludere l’occupazione in corso da alcuni giorni. “Dal 12 Novembre ad oggi il Sabin ha portato avanti l’occupazione della scuola, l’obbiettivo è stato raggiunto, siamo arrivati fino al #15N: volevamo lanciare il corteo di oggi e far sentire la nostra voce a tutti gli studenti. Siamo quindi riusciti ad occupare per 4 giorni, ricchi di attività, iniziative e rivendicazioni non mediabili che porteremo avanti anche ora. Oggi, 15 Novembre, durante l’assedio alla provincia di bologna i professori sono entrati a scuola minacciando gli occupanti di denunce, 5 in condotta, sospensioni etc. L’occupazione è finita per non finire, infatti oggi il collettivo Isart rioccuperà la scuola e noi saremo ancora lì a portare man forte a tutti gli studenti determinati a riprendersi la scuola, contro l’austerity, per le assemblee d’stituto, contro il caro vita. Torneremo in piazza ancora nella giornata del #27nov, come deciso oggi dall’assemblea delle scuole ribelli, tenuta sui viali bloccati alla fine del corteo”. E l’Isart spiega così la decisione di occupare: “Sia nel corteo del 15, sia attraverso l’occupazione del nostro e di altri istituti, vogliamo chiedere il diritto innegabile alle assemblee d’Istituto, più spazi di libertà dentro la nostra scuola (apertura pomeridiana e uscita dei maggiorenni non accompagnati ad esempio…) e possiamo pensare tante altre cose da riprenderci, visto che molto ci è stato tolto”.
Oggi, intanto, oltre al corteo che si è diretto verso la Provincia sono scesi in piazza anche gli Studenti medi autorganizzati. I manifestanti hanno bloccato il traffico sui viali e, passando in via Indipendenza, hanno attaccato uno striscione sulla camionetta dei Carabinieri schierata davanti al consolato greco. In seguito, sono volati palloncini di vernice contro la sede della Deutsche Bank ed è scattato un “assedio” di una biglietteria Tper, per protestare contro il caro trasporti.