Acabnews Bologna

Studenti in piazza, nel mirino Provincia e Tper

Oggi manifestazione e “assedio” alle sedi dell’amministrazione provinciale, poi l’occupazione degli uffici Tper in via Rizzoli. Prossima tappa venerdì 15 novembre: il Cas dà appuntamento alle 9 all’incrocio davanti alla stazione, “direttamente sui viali”.

05 Novembre 2013 - 17:00

Assedio alla Provincia

Oggi, 5 Novembre, da diverse scuole di Bologna (tra cui Malpighi, Isart, Serpieri, Laura Bassi, Minghetti, Mattei, Sabin…) oltre un centinaio di studenti e studentesse si sono mossi verso Porta Lame per poi dirigersi sotto la sede della Provincia, rivendicando il diritto alle assemblee d’istituto e denunciando le problematiche presenti nelle scuole.

Infatti da quest’anno i fondi per le assemblee non verranno più stanziati, negando un diritto fondamentale agli studenti; ciò viene giustificato dicendo che non ci sono i soldi per finanziarle: peccato che i giornali in questi giorni riportino delle decine di migliaia di euro spesi in pranzi, gioielli e viaggi da quelle stesse istituzioni che poi piangono miseria…

Alle 9 gli studenti sono partiti da Porta Lame dopo aver bloccato il traffico della zona, mostrando fin da subito la loro determinazione e rabbia. Davanti alla sede della Provincia di via Malvasia è iniziato subito un rumoroso assedio con pentole, coperchi e trombe e cori che rivendicavano la necessità di soluzioni immediate sul tema delle assemblee negate, rilanciando intanto il corteo nazionale del 15 Novembre come nuovo momento di pressione su questa istituzione. L’unica risposta ricevuta è stata uno scarico di responsabilità sull’altra sede cittadina della Provincia, in via Zamboni.

Gli studenti non accettando queste scuse ancora più determinati sono entrati nell’ingresso e hanno ribadito di volere subito una soluzione. Gli studenti si sono poi mossi comunque anche verso la sede in via Zamboni, proseguendo nella pratica dell’assedio e cercando di entrare. Si sono trovati di fronte un dispiegamento di forze dell’ordine che negava l’accesso mostrando nella pratica come la militarizzazione sia l’unica risposta ai bisogni degli studenti. Dopo diversi momenti di tensione in cui gli studenti determinati cercavano di entrare a spinta nel palazzo militarizzato, si è poi deciso di proseguire nella comunicazione cittadina delle tante altre campagne aperte dagli studenti di Bologna.

In via Rizzoli è stato occupato allora un ufficio Tper, per simboleggiare la volontà studentesca di continuare nella lotta contro il caro-trasporti che colpisce la totalità degli studenti. Da lì si è ripartiti in corteo fino ad arrivare al ponte della stazione, luogo da dove partirà il corteo del 15 Novembre, data nazionale di mobilitazione lanciata dalla rete StudAut.

Il corteo si è quindi sciolto, ma non prima di aver tenuto un’assemblea in cui ogni scuola ha ribadito i propri problemi e la propria determinazione a portare avanti la lotta, rilanciando in ultimo l’assemblea pubblica delle scuole che si terrà al Liceo Sabin l’8 Novembre alle 16 in cui le scuole di Bologna organizzeranno collettivamente il 15Novembre di lotta e assedio!

Cas

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#15Novembre: l’assedio non si ferma!

Il 5 novembre, nella giornata mondiale per il diritto alla parola, abbiamo costruito un assedio sonoro a cui hanno partecipato diverse scuole di Bologna, perché la provincia ha deciso di tagliare i fondi che venivano destinati all’affitto dei teatri che ospitavano le assemblee d’istituto, ostacolando nuovamente uno dei più importanti diritti degli studenti.

Abbiamo quindi deciso di assediarli: ci dicono che non ci sono i soldi per le assemblee mentre lo stato stanzia 220 milioni per le scuole private e in regione emergono rimborsi illeciti per mezzo milione di euro.

La risposta alle nostre legittime pretese è stata sempre la solita: polizia e porte chiuse in faccia agli studenti, nessuno che si degna di scendere a dare risposte alle nostre richieste.

Per questo l’8 novembre ci riuniremo al liceo sabin, discuteno di questi problemi e organizzando il corteo nazionale del #15N quando in tutta Italia si scenderà in piazza, continuando l’assedio ai palazzi del potere, ormai costante dal 19 ottobre in poi.

Il 15 bloccheremo fin dalla mattina, ci riuniamo quindi direttamente sui viali!

Cas