Attualità

Studenti che non cedono alla Polizia [video]

A Milano nel weekend lo sgombero dell’ex Cuem. Il presidio, le cariche della polizia. Poi la rioccupazione. A Napoli presidio in solidarietà: spunta Forza Nuova, ma la polizia carica gli studenti.

08 Maggio 2013 - 18:28

Inizio di settimana movimentato per i collettivi studenteschi di Milano e Napoli, impegnati entrambi nel difendere gli spazi in università.
A Milano, La libreria Ex-Cuem viene sgomberata nel week-end. Lunedì mattina il collettivo trova i locali inagibili con porte, finestre e pavimento asportati. Subito si organizza un presidio permanente nel chiostro antistante Ex-Cuem ma, nel pomeriggio, il rettore decide di chiamare la Questura, che interviene.

Si legge nel report di MilanoInMovimento: “Verso le 17.30, chiamati dal Rettore, polizia e carabinieri hanno fatto il loro ingresso dentro il chiostro centrale per sgomberare l’auletta occupata in mattinata e per allontanare i presenti al presidio. Nel giro di pochi secondi sono partite cariche molto violente, con studenti manganellati in maniera selvaggia e poi rincorsi a destra e a manca. Mentre alcuni, sotto lo sguardo attonito di decine di persone allibite dalla violenza poliziesca, si rifugiavano in una delle biblioteche che sono accessibili dal chiostro, altri venivano sospinti con la forza fuori dall’università, i cui accessi venivano bloccati per impedire alla gente di entrare  cosa abbastanza “curiosa” per un’università pubblica, in cui l’accesso dovrebbe essere consentito a tutti, a maggior ragione ai suoi studenti).

Mentre si diffondeva il bilancio sui ragazzi feriti (un braccio rotto più altri contusi dalle solite manganellate in testa), di fronte all’ingresso dell’ateneo presidiato dalla polizia si concentrava un presidio in solidarietà agli studenti dell’Ex Cuem che reclamava con determinazione la possibilità per coloro che erano rimasti dentro di poter uscire liberamente e in sicurezza. Questo avveniva verso le 18.30 nella soddisfazione generale, a maggior ragione dopo aver osservato la durezza con cui le forze dell’ordine avevano agito poco prima.”

(video MetrixVideoCrew)

Ieri si sono diffuse le iniziative in solidarietà di Ex-Cuem. A Roma gli studenti occupano la sede della CRUI, mentre a Napoli un presidio di solidarietà viene attaccato da alcuni noti esponenti di Forza Nuova. La polizia, come di consueto, preferisce invece caricare gli studenti.

(video Infoaut)

“In contemporanea – scrivono in un comunicato le Reti studentesche napoletane – si stava svolgendo un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici del Consorzio Bacino unico di Napoli e tra di loro c’erano anche alcuni noti esponenti di Forza Nuova tra cui Lezzi, storico picchiatore camorrista e fascista. Dopo provocazioni e aggressioni da parte di questi ultimi nei confronti degli studenti e delle studentesse, la polizia ha deciso di caricare, perpetrando una caccia all’uomo contro gli studenti per le vie limitrofe.

Fascisti e polizia hanno aggredito violentemente chi quest’oggi si trovava in piazza; in seguito alle violenti cariche, diversi sono stati feriti, alcuni fermati e successivamente rilasciati.”

(video Cau Napoli)

Poco dopo  un corteo si accinge a contestare il Ministro Carrozza. Anche qui la polizia non manca di creare scompiglio ad arte. Particolarmente grave il comportamento del vicequestore Fiorillo, che prima ordina una carica a freddo, e poi aggredisce un giornalista che stava filmando la scena. Ne parla Nicola Angrisano in un articolo pubblicato su OsservatorioRepressione.

Intanto, in un comunicato, il Rettore della Statale Vago cerca di giustificare le cariche di ieri appellandosi ad non meglio specificato ‘rischio’ per “l’incolumità degli studenti e del personale universitario”.

Nel tardo pomeriggio di Ieri, al termine di un corteo cittadino, il collettivo Ex-CuEm rientra nei locali di via Festa del Patrono. Momenti di tensione con la polizia, che prova inutilmente ad ostacolare la rioccupazione, poi infine la svolta. Si rimane. Si legge nel report pubblicato su MilanoX: “Oggi possiamo dire di avere vinto una battaglia di civiltà, per il diritto all’autogestione e alla libera circolazione dei saperi. Ma ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti perché l’ex Cuem continui a svolgere le sue attività”.