Cua: “La svendita di via Zamboni e la realizzazione del polo di elite all’ex Staveco rappresentano un progetto che non può passare sotto silenzio. L’Ateneo deve aprire un tavolo con gli studenti”.
“Giù le mani da via Zamboni, stop Staveco, stop speculazione”. E’ il testo del maxi-striscione collocato oggi dal Cua in via Zamboni: circa 70 metri di stoffa, capaci di coprire la lunghezza dei portici dal 32 al 38. All’ex Staveco l’Università, mettendo sul mercato alcuni edifici di via Zamboni, intende realizzare un “polo di elite”, afferma il collettivo. Un mix di “svendita e speculazione” sul cuore dell’Ateneo, aggiunge il Cua, che lancia un “appello alla mobilitazione di tutti gli studenti” per contrastare l’intenzione di “spostare l’Universita’ lontano dal centro e portare gli studenti in periferia: la sfida e’ rimanere in via Zamboni e piazza Verdi per costruire socialita’ dal basso”. Questo progetto “non puo’ passare sotto silenzio. L’Ateneo apra da subito un tavolo di confronto con gli studenti per capire quali sono i loro bisogni: sulla Staveco non possiamo non essere ascoltati”.
> Le foto dello striscione:
