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Strage, Mambro e Fioravanti restano liberi

Il Governo: nessuna irregolarità, i due ex-Nar non hanno contatti con criminalità e eversione nera. La rabbia dell’associazione dei familiari, che denuncia inoltre come gli apparati dello Stato stiano eludendo la desecretazione delle carte.

03 Marzo 2015 - 18:48

fioravanti-mambroTutto in regola. Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, i neofascisti dei Nar condannati all’ergastolo per la strage del 2 agosto 1980, restano in libertà condizionale, la pena detentiva resta sospesa.

Lo ha detto oggi intervenendo alla Camera dei deputati il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, respingendo le eccezioni sollevate da Paolo Bolognesi, deputato Pd e presidente dell’associazione dei parenti delle vittime. Tra di esse, il fatto che i due avessero contatti con altri ex Nar coinvolti nell’inchiesta di Mafia Capitale. La Digos di Roma ha invece escluso che abbiano collegamenti con criminalità romana e eversione nera.

“Non sono assolutamente soddisfatto”, ha detto Bolognesi a Montecitorio. “Diciassette mesi fa – prosegue – ho anticipato gli esiti della successiva operazione ‘mondo di mezzo’, che ha scoperchiato l’holding criminale romana capeggiata dall’ex Nar, Massimo Carminati. Denunciavo infatti come, nonostante i gravi procedimenti penali, gli ex appartenenti al gruppo terrorista neofascista dei Nar potessero ottenere incarichi o avere rapporti economici stabili direttamente o tramite società controllate dall’ex amministrazione comunale di Roma”. E chiedeva di verificare la correttezza della liberazione condizionale a Fioravanti e Mambro, per la quale Gennaro Mokbel, faccendiere plurinquisito anche lui proveniente dai Nar, dichiarò in un processo a suo carico di aver pagato 1,2 milioni di euro: “L’entità dell’importo dichiarato dal Mokbel non può corrispondere al solo costo delle spese legali. È oggettivamente ipotizzabile che quell’erogazione potesse essere rivolta anche a compensare il silenzio, sempre mantenuto da Fioravanti e Mambro, in ordine ai mandanti della strage”.

L’Associazione è poi tornata a intervenire in una nota: “Come familiari delle vittime crediamo che persistano le coperture degli esecutori e dei mandanti degli eccidi che hanno insanguinato il nostro Paese. Anche la mancata esecuzione, da parte di tutti gli apparati della direttiva Renzi, che prevedeva il completo versamento delle carte sulle stragi all’Archivio di Stato, conferma questa nostra denuncia”.