Acabnews Bologna

Stazione, l’ad Rfi gela Comune e Prefetto: “Contrarissimo” alle barriere

La società della rete ferroviaria si mette di traverso. Dal 2016 il progetto è stato più volte dato per certo, motivato talvolta dal “decoro”, talaltra da esigenze “antiterrorismo.”

10 Febbraio 2019 - 15:56

Se ne parla da quasi tre anni, quando già sembrava quasi cosa fatta, mancava solo l’ultimo ok di Ferrovie e la stazione ferroviaria si sarebbe blindata con le barriere all’accesso ai binari. Nove mesi dopo parla Rfi, la società della rete ferroviaria, gruppo FsItaliane, confermava che i tornelli sarebbero arriverati “non per la sicurezza ma per garantire l’accesso solo a chi ha il biglietto”, quindi per tenere fuorimendicanti, venditori abusivi, chi cerca un riparo dal freddo o dalla pioggia.

Passa qualche altro mese, il progetto ottiene il sostegno dal tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, ma i tempi diventano lunghi. Ancora un anno, si arriva allo scorso luglio quando a tornare sull’argomento è  l’assessore alla sicurezza Alberto Aitini, che non ha dubbi: “A breve, secondo i tempi decisi chiaramente dalle ferrovie, verranno posizionati i tornelli all’interno della stazione, questo è sicuro, come per di più ci sono ormai in gran parte delle grandi stazioni italiane”. Ottobre, sempre Aitini, contraddicendo la posizione espressa l’anno prima da Rfi: “L’obiettivo quello della sicurezza dei passeggeri che transitano dalle stazioni in un’ottica primariamente di antiterrorismo“. A dicembre un’ulteriore conferma arriva dal prefetto Impresa: nel 2019 la stazione avrà i suoi tornelli, paga ferrovie.

Tra Palazzo d’Accursio e piazza Roosevelt tanta sicumera avrebbe forse dovuto essere soppesata meglio, perché le ferrovie, nella fattispecie l’amministratore delegato di Rfi, sembrano remare in tutt’altra direzione: “Io personalmente sono contrarissimo – ha dichiarato venerdì – perché il grande appeal del trasporto ferroviario è la facilità d’uso. Quelli che non usano il sistema ferroviario non lo fanno prevalentemente perché non riescono a raggiungere la stazione. Quindi il vero problema è la possibilità che sia integrata con la mobilità urbana”, tra i problemi “sicurezza e decoro sono all’ultimo punto. Attenzione a mettere avanti un problema che invece per i clienti non è poi così importante. E’ molto più importante poter raggiungere la stazione facilmente”. Se questo è il punto di vista di chi materialmente dovrebbe trasformare Bologna Centrale, viene da pensare che queste barriere all’ingresso potremmo non vederle mai. Magari.