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Sgombero Condominio sociale: “Cambia l’amministrazione, non la vergogna” [comunicati in aggiornamento]

Attestati di solidarietà e commenti dopo che ieri, in via Mura di porta Galliera, l’intervento delle forze dell’ordine ha costretto decine di persone a lasciare la casa che abitavano da due anni.

13 Luglio 2016 - 17:06

Cambia l’amministrazione, non la vergogna

28185181551_3f32f6bea5_zNeppure ventiquattro ore dall’insediamento e la nuova vecchia amministrazione perpetua con modi polizieschi il danno sociale dell’emergenza casa, buttando sulla strada più di 60 persone. Il questore sceriffo firma un altro sgombero, l’ennesima violenza legalitaria sulla pelle di chi rivendica il diritto fondamentale alla casa. In continuità con le retate razziste nelle stazioni, con i respingimenti alle frontiere e con la guerra dichiarata ai poveri il Pd riafferma il segno del proprio rinnovato governo in questa città. D’altra parte se la questione casa fosse presa seriamente in considerazione, non ci sarebbe bisogno di una strumentale delega all’”emergenza abitativa”. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle/agli occupanti del Condominio Sociale di via Mura di porta Galliera e al collettivo Social Log. Le case vuote vanno occupate!

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Merola bis… si ricomincia

Non sono trascorse neanche 24 ore dall’insediamento del Consiglio comunale che si comincia come si era finito. L’unica emergenza reale per i poteri di questa città sono le occupazioni di case e di spazi sociali. Il Merola bis, che nelle narrazioni fantastiche dei media nostrani avrebbe dovuto ritrovare i perduti sentieri della sinistra, ha uno splendido esordio. Prima il provvedimento di licenziare i lavoratori della Fiera (il Comune è un azionista dell’ente) e ieri, in una torrida giornata di luglio, lo sgombero – manu militari, dopo aver staccato acqua e luce elettrica – dello stabile di Mura di porta Galliera abitato e vissuto. Solito il copione: la Procura ordina, la Questura esegue con puntuale violenza e l’amministrazione resta colpevolmente alla finestra. E allora su una questione bisogna essere chiari: le occupazioni sono legittime e fanno parte delle storiche pratiche politiche che hanno permesso di rispondere ai bisogni reali delle fasce più deboli della popolazione e di contrastare l’appropriazione indebita da parte di faccendieri e palazzinari. Anche se è uno slogan datato, bisogna urlarlo e praticarlo e far comprendere a questa consorteria di potenti che la lotta continua.

Vag61 – Spazio libero autogestito

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Il Sindacato Generale di Base, il Cso Lazzaretto e la Cispm-Bo esprimono massima solidarietà al Social Log e a tutte le famiglie sgomberate ieri dalle case che abitavano da oltre due anni. Quanto accaduto nella mattinata di ieri segna un ulteriore inaccettabile passaggio nel percorso istituzionale di abbattimento dei diritti delle persone e dello stato di diritto. Da un lato assistiamo ad un continuo ricorso alle forze di polizia come strumento primario per reprimere rivendicazioni legittime, dall’altro verifichiamo un preoccupante cambio di rotta da parte della nuova giunta Merola che, negando la natura politica e strutturale della questione casa, tenta di imporre pratiche che hanno come fine l’isolamento delle famiglie e la criminalizzazione delle organizzazioni che, in questi anni attraverso le loro lotte, hanno evidenziato proprio il dato politico come fondante sulla questione casa. Dalle dichiarazioni dall’ass. Gieri e dallo stesso sindaco Merola è evidente che si vuole tornare al rapporto diretto e non mediato tra le persone, a un sistema di servizi che, oltre a non disporre di alcuna soluzione concreta, riprenderà a svolgere un ruolo primariamente repressivo facendo leva su l’alto livello di ricattabilità delle persone in condizioni di emergenza abitativa.

Ci opporemo con la massima decisione al loro tentativo di screditare e di negare il ruolo di tutte quelle organizzazioni che, in questi anni, hanno contribuito a reperire soluzioni concrete per centinaia di persone.

Accogliamo la proposta lanciata da Social Log per l’assemblea per il 14 Luglio 2016 al Galaxy e daranno il nostro contributo per la costruzione di un percorso cittadino che sappia individuare le risposte adeguate da dare alla nuova giunta.

Sindacato Generale di Base
Cispm-Bo
Cso Lazzaretto

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Ieri (due giorni fa, ndr) a Bologna si sono insediati la “nuova” Giunta e il “nuovo” Consiglio comunale. Oggi (ieri, ndr) ci svegliamo con cinquanta persone tra cui una ventina di bambini, donne e anziani che stanno subendo uno sgombero infame in una delle giornate più calde dell’anno! Chi si è radunato in Porta Galliera per portare solidarietà agli occupanti è stato caricato e minacciato! Ecco come il Pd inizia il nuovo mandato di governo della città!

Tpo

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Ieri (due giorni fa, ndr) l’insediamento del consiglio comunale. Oggi (ieri, ndr) lo sgombero di cinquanta persone senza casa. Usano la Polizia e i nostri soldi per nascondere il disastro politico di cui sono responsabili. Resisteremo sempre un minuto più di loro.

Làbas

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Di sgombero in sgombero… Dalle case occupate Mandela di via Irnerio a quelli che sono stati i nostri vicini di casa, l’occupazione di via di mura di porta Galliera a porta Mascarella. Stesse pratiche repressive, stessa resistenza!  Solidarietà con gli occupanti che tra poco non avranno più un tetto, con il beneplacito di una giunta Pd rinnovata ma che sempre in realtà è sempre la stessa.

Noi Restiamo

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A Bologna la rinnovata giunta Pd continua come prima a gestire l’emergenza abitativa con sgomberi e famiglie per la strada!

Basta sgomberi, basta gente senza casa!

Asia-Usb

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Questa mattina (ieri, ndr), in piena estate, l’ennesimo sgombero a Bologna, questa volta dell’occupazione abitativa in mura di Porta Galliera. La nuova giunta Pd di Merola conferma quanto preannunciato in campagna elettorale: un’amministrazione di sgomberi e polizia per risolvere l’emergenza abitativa. Ancora una volta grazie al frontismo antifascista e con il sostegno della sinistra, satellite del Pd, si è preferito scegliere il meno peggio, ed ancora una volta Pd e Lega si riconfermano due facce della stessa medaglia!

Hobo

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Ieri (due giorni fa, ndr) il primo Consiglio comunale della “nuova” amministrazione. Un’amministrazione che in realtà di nuovo ha ben poco: come la precedente, è totalmente assente oggi (ieri, ndr), mentre le forze dell’ordine eseguono lo sgombero dell’occupazione abitativa in via Mura di Porta Galliera. Un’amministrazione sorda e muta davanti alle istanze dei lavoratori, di chi occupa una casa perché l’unica alternativa sarebbe la strada, di chi ha dato vita a esperienze di mutualismo e socialità e reclama il diritto di continuare ad esistere. Assente il sindaco Merola, assente l’assessora alla casa Gieri, assente la presidente del quartiere Amorevole: la vostra sordità e il vostro mutismo sono una scelta, dunque, una grave colpa.

Accoglienza Degna

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Conclusa la pausa “elezioni”, Bologna si risveglia come se nulla fosse cambiato. La risposta ai bisogni delle persone in difficoltà è sempre la stessa, sgomberi e manganelli. Il messaggio inviato dalle istituzioni è chiaro: reprimere tutti quei gruppi, collettivi e movimenti che cercano in tutti i modi di sopperire alle mancanze di amministrazione e istituzioni. Solidali con Social Log, con chi è stato fermato e con chi per l’ennesima volta ha subito questo trattamento. Vergogna.

Palestra popolare Stevenson

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Lo sgombero dell’occupazione abitativa di via Mura di Porta Galliera, che ha visto una resistenza determinata degli e delle abitanti e dei compagni e delle compagne di Social Log, è l’ennesimo episodio di repressione violenta che Bologna subisce ormai da mesi. Solo qualche giorno prima, lo stesso condominio sociale così brutalmente sgomberato ci aveva ospitato come Rete Campagne in Lotta per un incontro sul movimento autorganizzato di braccianti agricoli che, a Foggia come a Rosarno, attraverso scioperi e manifestazioni sta conducendo una battaglia per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nel settore agricolo, dove lo sfruttamento è la norma ma dove i braccianti stanno alzando la testa ottenendo importanti vittorie. Una platea numerosa e composita era intervenuta denunciando le continuità dell’attacco padronale e statale contro il movimento per la casa, i lavoratori e le lavoratrici della logistica, e i lavoratori e le lavoratrici delle campagne. Queste lotte, tra le più importanti degli ultimi anni in Italia, vedono la partecipazione massiccia e il protagonismo fondamentale dei soggetti migranti, ancora più esposti ai ricatti, alla precarietà e allo sfruttamento grazie all’intreccio mortale tra la legge Bossi-Fini, il decreto Lupi e il Jobs Act, come anche attraverso tutte le altre sottili forme di razzismo che caratterizzano le istituzioni. Avevamo sottolineato l’importanza di combattere insieme, nelle case occupate e sui posti di lavoro, le lotte che si stanno conducendo per ottenere i documenti, la residenza e un salario degno per tutti e tutte.

Questo sgombero conferma che le istituzioni rispondono al conflitto sociale in corso con manganelli e con soluzioni emergenziali definite senza alcun pudore come “umanitarie”, che si tratti di sistemazioni provvisorie per gli e le occupanti o di tendopoli e container per i braccianti. Ma al loro bastone repressivo e alla loro carota caritatevole, i e le migranti continuano a rispondere con dignità e coraggio, continuando a strappare spazi e a portare avanti lotte autorganizzate, nelle metropoli e nelle campagne.

Solidarietà a Social Log e a chi lotta per il diritto all’abitare!

Rete Campagne in Lotta