Acabnews Bologna

Sgomberato Taksim, manganellate sui manifestanti [foto+comunicati]

Dopo che gli occupanti sono usciti dall’immobile è partito un corteo verso il centro della città. Sanzionata l’agenzia immobiliare Gestim. Il collettivo: “Non ci fermerete!”. Solidarietà da Vag61, Hobo e Ross@.

01 Ottobre 2014 - 10:21

Sgombero Taksim (© Michele Lapini)Polizia e Carabinieri sono riusciti a completare lo sgombero dello Studentato Occupato Taksim, dopo che diversi occupanti hanno resistito dalle prime ore della mattina barricandosi all’interno, sostenuti da numerosi solidali che si sono riuniti in presidio su via Irnerio. Gli agenti hanno manganellato i manifestanti in più momenti, racconta un nostro inviato sul posto: prima quando il presidio si è spostato verso una porta laterale dell’immobile e poi quando gli occupanti sono stati fatti uscire dall’ingresso principale su via Irnerio. Scrive Taksim su Facebook: “Grazie alla pressione e alla forza dei solidali uniti in presidio, durante le cariche e le provocazioni della polizia, i compagni e le compagne barricate dentro lo studentato da questa mattina sono riusciti ad uscire e mettersi in salvo!”.

A quel punto i manifestanti si sono spostati in corteo, tra fumogeni e cassonetti spostati in mezzo alla strada, raggiungendo piazza Verdi e poi percorrendo via Zamboni fino alle Due torri, prima di imboccare strada Maggiore e piazza Aldrovandi. Durante il percorso, riferisce il Cua, “il corteo sanziona la Gestim, agenzia immobiliare che truffa gli studenti di Bologna mentre le istituzioni sgomberano le occupazioni”. Il corteo si è poi concluso in piazza Verdi.

> Gli scatti del nostro fotoreporter:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157648250360025/show/

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> Il comunicato diffuso nel pomeriggio da Taksim:

Questa mattina è stato sgomberato con la forza da parte della celere lo studentato occupato Taksim. Si trattava di uno stabile lasciato abbandonato da più di 24 anni dalla proprietà (la potente Fondazione Lercaro, palazzinari vaticani) e che grazie al nostro lavoro in pochi giorni stava diventando uno stabile accogliente che avrebbe dato un tetto sulla testa a decine di studenti. Ma oggi la questura e le autorità cittadine hanno voluto sputare in faccia alla povertà, agli studenti e ai precari che soffrono gli effetti della crisi sgomberandoci e garantendo che lo stabile di via Irnerio torni all’abbandono e al degrado, vuoto e inutilizzato per altri anni, ne siamo certi! Proprio oggi che l’Istat dice pubblicamente che un giovane su due a Bologna è disoccupato e senza reddito le autorità prendono le misure e aggrediscono chi lotta per la dignità. Studenti e studentesse picchiati e minacciati dalla polizia per ore, cariche violente e manganellate, e corpi pieni di lividi per chi osa riprendersi un pezzetto di ciò che la crisi e l’austerità gli ha strappato via, in questo caso il diritto all’abitare. A questo sopruso abbiamo risposto con giusta e degna rabbia, la rabbia dei poveri che anche Bologna sta conoscendo in questi ultimi mesi. Le condizioni di vita degli studenti stanno peggiorando a vista d’occhio a causa dei costanti tagli al welfare, che dovrebbe essere garantito per tutti quelli che vogliono accedere all’università. A questo clima si aggiungono anche le politiche speculative dell’università, già in rotta verso costruzione del mega-campus staveco,mentre aumentano le tasse e i costi dei servizi per studenti, i costi degli affitti si fanno più cari e le residenze a disposizione sono poche. Un utilizzo delle risorse sconsiderato e scellerato da parte del rettore Dionigi e dell’uniBo, che preferiscono al miglioramento del welfare la svendita di patrimonio pubblico. Nulla da togliere anche ad er.go, che è la prima ad essere colpevole di una gestione dei servizi che punta ad arricchire i privati, e non a fare in modo che residenze, mense, libri e agevolazioni debbano essere garantite per tutti ! Rilanciamo quindi l’internità ad un percorso più ampio per i bisogni degli studenti contro i costi della crisi e la gestione delle risorse in università. Il 16 Ottobre anche noi saremo in piazza per bloccare le facoltà e l’università. Oggi abbiamo dato un primo segnale sul cosa significhi provocare la povertà, quando si organizza e si prende i propri bisogni. Presto altri Taksim torneranno, ma per ora la forza della lotta per il diritto all’abitare vive in piazza verdi tramite lo strikepoint, uno spazio a disposizione degli studenti e delle lotte universitarie per iniziare a contrastare i morsi della crisi.
Non sarà uno sgombero a fermarci. Siamo in tutta la città !

Casa – Reddito – Dignità !

S.O Taksim

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> I comunicati di solidarietà:

Alle prime luci dell’alba di questa mattina digos e reparti anti-sommossa hanno sgomberato lo Studentato Occupato Taksim di via Irnerio, a distanza di una settimana da quando lo spazio era stato sottratto alla polvere e al grigiore di un abbandono pluridecennale. Di fronte a questa ennesima dimostrazione di miopia e prova di forza da parte di amministrazione e questura, ribadiamo che la forza dei nostri diritti e la dignità delle nostre rivendicazioni non si piegheranno a colpi di manganello e di altisonanti dichiarazioni di questo o quell’altro governante.

L’emergenza abitativa non è una questione di ordine pubblico.

Solidarietà e complicità con S.O. Taksim

Vag61 – Spazio Libero Autogestito

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Ancora uno sgombero di un’occupazione abitativa, ancora uno sgombero in zona universitaria. Prima che l’alba spuntasse, un ingente schieramento di polizia e carabinieri ha vilmente attaccato l’esperienza dello studentato occupato Taksim. Da subito però l’attacco non è stato senza risposta: in pochi minuti eravamo in tante e in tanti, accorsi innanzitutto dalle occupazioni dell’area di via Irnerio (definita la zona più occupata della città), per solidarizzare e resistere attivamente insieme alle compagne e ai compagni di Taksim. Se toccano uno toccano tutti non è infatti per noi solo uno slogan, ma una pratica concreta e quotidiana. Esprimiamo quindi solidarietà a Taksim, certi che non sarà uno sgombero a mettere fine all’esperienza, pronti a tornare a difenderlo.

Hobo – Laboratorio dei saperi comuni

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Ieri oggi domani Taksim

Stamattina alle 7, puntuali come il caffè, decine di poliziotti in assetto antisommossa hanno sgomberato lo studentato occupato Taksim, in uno stabile abbandonato di via Irnerio. Una immagine plastica che indica nel Pd, il responsabile di questa stretta repressiva nella gestione del conflitto sociale, accompagnato dagli organi di polizia e della magistratura.

Ma questo non è e non sarà sufficiente per fermare la nostra determinazione: il bisogno di spazi di socialità, da case, di lavoro, di reddito, la necessità di un futuro e di una vita dignitosa avranno la forza di sconfiggere mille blindati.

Noi rappresentiamo il mondo reale, il Pd e i poteri forti che lo sostengono sono la rappresentazione della lontananza dal mondo reale. Ma indietro non si torna e ci impegneremo sempre più nell’organizzazione, nella partecipazione alle scadenze che partiranno già dai prossimi giorni: lo sciopero degli studenti medi, lo sciopero del 10 Ottobre, quello sociale del 16, lo sciopero generale indetto per il 24 Ottobre fino ad arrivare alla giornata di lotta 14 Novembre.

Se il tentativo del governo Renzi è quello di schiavizzare, di piegare ogni forma di dissenso, di aumentare lo sfruttamento, di costruire una enorme caserma in cui rinchiuderci, noi dichiariamo che non chineremo la testa.
Solidarietà e complicità con Taksim.

Ross@ Bologna