Nonostante siano cittadini Ue viene contestata “la mancata registrazione all’anagrafe”, denuncia un’attivista Cispm a Zeroincondotta: “Impugneremo il provvedimento”. Adl, intanto, annuncia manifestazione domani in Regione contro requisito tre mesi di residenza per graduatorie Erp.
“Sono cittadini rumeni, quindi comunitari, ma rischiano l’allontanamento per la mancata registrazione all’anagrafe”. Quello che colpisce alcuni degli ex occupanti dell’ex Dima di via Emilia Levante altro non è che un ennesimo effetto del famigerato articolo 5 della legge Lupi, come denuncia ai microfoni di Zeroincondotta un’attivista del Cispm: “A nessun tedesco, francese, od olandese verrebbe chiesto l’allontanamento”. E ora? “Impugneremo il provvedimento”
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Intanto la lotta per il diritto all’abitare prosegue sui molti fronti aperti. “Domattina il consiglio regionale si riunisce per votare i nuovi criteri per l’accesso e la permanenza agli alloggi ERP. Tra gli elementi di novità c’è la richiesta di un periodo minimo di residenza nel territorio regionale di almeno tre anni. E’ l’ennesimo tentativo di fomentare una guerra tra poveri”, si legge in una nota diffusa oggi da Adl Cobas, che convoca un presidio sotto la Regione per le 11.30.
Un comunicato di Social Log, invece, ricorda l’appuntamento del 6 giugno: “Facciamo appello a tutta la città a stringersi intorno alle istanze della lotta per il diritto all’abitare e partecipare, ed invitare a partecipare ad una nuova grande giornata di lotta collettiva per mostrare la forza della ragioni di chi si schiera in difesa delle occupazioni abitative, per una moratoria degli sfratti e costruire insieme la nostra grande opera di rigenerazione urbana che inizia dalla casa, dal reddito e dalla dignità!”
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> Comunicati sull’ex Dima sgomberata:
Oggi alle ore 7,45 la polizia ha effettuato lo sgombero degli occupanti che da venerdì avevano preso possesso degli stabili dell’ex recidence Bologna in via Emilia Levante, 10.
Sotto i riflettori di Rai3, gli agenti, in tenuta anti-sommossa, hanno proceduto a evacuare la struttura ed allonare le famiglie e i bambini,i rifugiati, migranti e rom che vi erano all’interno.
Il Comune ha dimostrato di voler adottare ora la linea dura, a differenza della tolleranza mostrata in tempi passati nei confronti delle occupazioni abitative. Infatti, finchè le occupazioni sono servite come cuscinetto per colmare le lacune di interventi sociali frammentati e infefficienti, l’amministrazione pubblica ha tollerato le occupazioni in città. Oggi invece alla vigilia delle elezioni amministrative, ad apertura di una campagna elettrorale che già mostra i suoi tratti, si strumentalizza il vessillo della legalità a disprezzo di bisogni e necessità reali, mettendo a tacere manu militari il disagio sociale che la cittadinanza manifesta.
Sotto i riflettori della passerella politica di questa mattina anche i servizi sociali, assenti in tutti questi anni davanti alle richieste e necessità di intere famiglie, hanno riproposto il solito modello infefficace di disgregazione famigliare che vede l’assegnazione alle strutture di madri e figli e l’allontanamento del padre.
Noi continuiamo a credere invece che nel gesto che abbiamo compiuto di occupare l’ExDima risieda un senso forte di giustizia che rende estremamente visibile l’ipocrisia istituzionale, soprattutto considerando le parole spese dai rappresentanti del Comune che, con tanto di fascia tricolore, il 16 maggio hanno guidato il corteo nazionale di Sinti e Rom e le dichiarazioni di contrito rammarico per la strage dei 900 morti nel Mar Mediterraneo di chi solo un mese fa si professava paladino di alti valori sociali – evidentemente non praticabili per chi in quel mare non è morto -.
Continuiamo a credere ancora che questa occupazione dell’ExDima ha avuto un unico limite: non abbiamo avuto il tempo di organizzarci per la difesa “militare” dello stabile, preferendo dedicarci ad assicurare condizioni abitative dignitose…non ci faremo trovare impreparati la prossima volta.
A presto.
Convochiamo una conferenza stampa per domani, 26 maggio, alle ore 14.00
presso il cortile di Palazzo d’Accursio.
Cispm Bologna
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Bologna: le istituzioni cittadine continuano a colpire la popolazione che lotta!
Asia Usb esprime piena solidarietà agli occupanti sgomberati questa mattina dall’ex Dima di via Emilia Levante, occupato lo scorso 22 Maggio, per la maggior parte migranti e rifugiati politici che la nostra politica estera costringe alla migrazione, mentre quella interna sfrutta e discrimina quelli che non lascia a morire nel mar Mediteraneo. In un clima sempre più teso, dove alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione si risponde con repressione e sgomberi, noi rispondiamo affermando che saremo al fianco di chi ogni giorno lotta in difesa dei diritti e per dare soluzioni ad esigenze vere a cui le istituzioni non sanno o non vogliono far fronte,continuando ad usare la legalità come scusa e scudo a protezione della propria incapacità.
Per tutti coloro che soffrono l’aggravarsi della crisi e l’inettitudine dei governi che si susseguono le istituzioni cittadine e regionali devno dare soluzioni mettendo in campo risorse: stabili e fondi da strappare alla speculazione e agli interessi pubblici e privati e investire per garantire condizioni di vita eque e stabili per la popolazione.
E’ ridicolo ascoltare assessori ed esponenti dell’amministrazione locale che dicono di avere “le mani legate” e parlano di mancanza di fondi, mentre si mettono soldi a disposizioni delle scuole per indottrinare meglio gli studenti accompagnandoli all’expo, si finanziano cantieri inutili e che bloccano la città, come moltissimi altri progetti che non hanno niente a che fare con l’obiettivo di garantire condizioni di vita dignitose per tutti.
Inoltre, la settimana scorsa prendeva “casa” di fianco alle case popolari occupate “Nelson Mandela” la mensa popolare “Eat the rich”, dopo uno sgombero da poco subito. Tale vicinanza avrebbe potuto offrire interessanti occasioni di collaborazione e sperimantazione di percorsi di solidarietà e aggregazione alternativi nel cuore del centro borghese di Bologna, e forse proprio per questo in poche ore la mensa ha subito uno sgombero “lampo” da parte delle forze dell’ordine.
L’unione fa la forza e spaventa il nemico, proprio per questo come realtà che operano lotte sociali a Bologna dobbiamo continuare a sperimentare percorsi di ricomposizione, per colpire compatti ed esigere soluzioni straordinarie a una situazione di emergenza sociale che dilaga in maniera ormai incontrollabile, e che non si può risolvere con polizia, sgomberi o soluzioni “di comodo” per spazzare la polvere sotto il tappeto.
Solidali agli occupanti dell’ex Dima, ai profughi che lo stato abbandona e al progetto “Eat the rich”, andremo avanti e saremo più forti che mai!
Asia-Usb Bologna
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La città che vogliono e la comunità a cui si riferiscono il sindaco Merola e il questore Coccia sono evidenti. Case e stabili sfitti e lasciati alla speculazione, grandi parchi divertimento per Farinetti, proprietà di banche e grandi costruttori prese da famiglie senza un tetto e chi mette in comune cibo genuino per tutt* difese da camionette, decine di sbirri e denunce!
Massima solidarietà e complicità con gli occupanti di via Emilia Levante!
Noi stasera elaboriamo nuove “ricette” per cucinarvi meglio al prossimo giro.
Cucinare non ci sCoccia!
Rete Eat the Rich
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Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai senza tetto e ai rifugiati dell’ex-Dima sgomberati solo poche ore fa. Dopo questo inaccettabile evento torniamo a rivendicare con maggiore forza che a Bologna si fermino i manganelli e gli scudi della celere per affrontare l’emergenza abitativa che attanaglia anche la nostra città e che questa politica di sgomberi continui e di sfratti si fermi immediatamente. Rilanciamo la marcia delle periferie del 6 giugno nel segno della solidarietà a quanti anche oggi hanno dovuto subire uno sgombero!
Difendere le occupazioni abitative! Bloccare gli sfratti!
Social Log
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Ancora una volta, l’unica risposta all’emergenza abitativa è la repressione! La lotta dei migranti, rifugiati, rom e italiani è una sola: la casa è un diritto non un lusso!
In una città piena di stabili vuoti, nessun* deve restare senza un tetto! Chi semina sgomberi, raccoglierà resistenza!
Lazzaretto autogestito
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Sgombero alla ex Dima, solidarietà piena agli occupanti!
Questa mattina è avvenuto lo sgombero della ex dima occupata venerdi dalla CISPM con centinaia di persone , famiglie e minori.
All’interno dell’edificio si sono asserragliati gli abitanti e i militanti della cispm che hanno cercato di resistere alla caciata e continueranno a alla logica reazionaria delle istituzioni bolognesi che cercano di far partire la loro campagna elettorale sulle spalle di chi chiede da anni soluzioni per i problemi ormai evidenti a tutti quanti, la totale incapacità della politica cittadina di fare fronte alle esigenze della popolazione che vive in questa città.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà a gli abitanti e a chi giorno dopo giorno combatte per difendere i propri diritti e la propria dignità di essere umano non sottomettendosi alla ormai dilagante dittatura liberista che difende il capitale e stralcia ogni forma di democrazia.
Usb
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Massima Solidarietà con gli occupanti di via Emilia Levante!
Condanniamo lo sgombero degli occupanti che da venerdì avevano preso possesso degli stabili dell’ex residence Bologna (ex Dima ) in via Emilia Levante, 10. L’emergenza abitativa che attraversa sempre di più la città di Bologna viene affrontata dalle Istituzioni cittadine solo con gli sgomberi e e gli sfratti!
Lo Sportello Sociale Cub federazione di Bologna, condanna fermamente tutti gli sgomberi e gli sfratti effettuati in queste ultime settimane, confermando la piena solidarietà a tutti gli occupanti.
Sportello Sociale – Confederazione Unitaria di Base – Cub Bologna