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Sgb: “Quel pasticciaccio brutto del parco della Montagnola”

Volantinaggio del sindacato di base, che torna sull’allontanamento di due bambini dalla materna Giaccaglia-Betti in vista di un incontro tra Ies e genitori: “Ci auguriamo che si diano risposte serie”.

14 Settembre 2017 - 17:10

“Quel pasticciaccio brutto del parco della Montagnola”. Dopo l’allontanamento di due bambini dalla materna Giaccaglia-Betti, a rifarsi al libro di Gadda è l’Sgb che per la giornata di oggi ha in programma un volantinaggio davanti ai cancelli della scuola in occasione della riunione sul tema della sicurezza con i genitori dell’istituto, a cui parteciperanno i lavoratori e i rappresentanti delle istituzioni. “Eh già, l’assonanza di quello che sta avvenendo in merito alla breve ‘fuga’ di due bambini nel mese di luglio dalla scuola Giaccaglia-Betti, sita nel parco della Montagnola, e il famosissimo romanzo di Gadda, non può sfuggire a chi conosce da vicino le modalità con le quali la Ies (Istituzione Educazione e Scuola) e il Comune di Bologna hanno ‘indagato’ sull’accaduto. La dirigenza comunale si potrebbe tranquillamente sovrapporre alla ‘rigida, ipocrita e crudelmente ottusa borghesia fascista’ descritta nel libro e contro la quale sembrava scagliarsi Gadda”.

Infatti, sostiene il sindacato di base, “i dirigenti invischiati in questa surreale indagine, hanno prima pervicacemente negato che il tutto nascesse dalla decisione del pedagogista di convocare tutti gli insegnanti ad una improvvisata riunione nell’orario e nel luogo sbagliato, negandone addirittura l’esistenza, per poi spostare la mira nei confronti di alcuni insegnanti. Fra questi ultimi, ovviamente, c’è chi ha più volte denunciato le carenze organizzative della struttura e l’inidoneità a trasformarla in un ‘campo estivo’. I valenti dirigenti e l’assessore, hanno evidentemente pensato che era l’occasione giusta per dare una lezione a chi rivendicava i propri diritti e, sprezzanti del ridicolo, hanno continuato sostenendo che la mancanza d’organizzazione era dovuta all’alta adesione (90%) allo sciopero convocato da Sgb la settimana precedente. Incapaci evidentemente di fermarsi di fronte al ridicolo hanno proseguito ipotizzando che nella struttura vi era un ‘cancello intermedio lasciato aperto’, ‘attrattivo per il piano di fuga dei due bambini’, quasi fosse un lecca lecca. Ovviamente non dicono che tale cancello non solo non porta all’esterno della scuola ma rimane aperto, per loro decisione, da sempre. Solo pochi giorni fa hanno ordinato di chiuderlo. Se ne deduce che la capacità “attrattiva per eventuali piani di fuga” sia rimasta per l’intera estate. Lungo il piano inclinato del grottesco, gli impavidi dirigenti hanno poi celermente provveduto, per motivi di sicurezza, a spostare verso l’alto il ‘tiro’ con cui si apre il cancello che porta all’esterno della struttura e che i due bambini avevano premuto per ‘fuggire’. Peccato però che in tutte le scuole l’altezza del tiro sia a portata di bambino proprio per motivi di sicurezza e che solo alle Giaccaglia-Betti sia stato alzato”.

Continua l’Sgb: “Ci chiediamo e abbiamo chiesto formalmente al Comune, quali siano quindi le scuole a norma, le Betti o tutte le altre? Ed ancora perché del tiro non se ne parla nelle indagini? Sciatteria o dimenticanza voluta? Oggi vi sarà un incontro fra il direttore della Ies, i lavoratori e i genitori delle Betti, avente per oggetto la sicurezza. Ci auguriamo che si diano risposte serie a questi quesiti visto che la responsabilità della sicurezza sui posti di lavoro, è dei dirigenti come recita il decreto legislativo 81/2008. Dovrebbero dare risposte anche sugli esiti auto assolutori della propria indagine e sulla vergogna di avere inquisito per ‘violazione degli obblighi di custodia…’ e di ‘danno di immagine all’ente’ (sic!) alcuni lavoratori che non hanno fatto altro che eseguire gli ordini del pedagogista e la cui professionalità è ben conosciuta da genitori e colleghi”.