I manifestanti che hanno partecipato al presidio di oggi pomeriggio hanno trovato la stele che ricorda la partigiana imbrattata da un fascio littorio a vernice.
> Il report pubblicato su blog Staffetta
Alle 16 di questo pomeriggio, sabato 29 settembre, si è svolto il presidio antifascista promosso dal Coordinamento Antifascista Murri presso i Giardini Renata Viganò tra via degli Ortolani e via Firenze. Al loro arrivo, gli attivisti e le attiviste si sono trovati di fronte alla lapide che ricorda il contributo di Renata Viganò alla lotta partigiana, sfregiato da un fascio littorio stilizzato, vergato a vernice. Uno sfregio squallido e vigliacco, una chiara provocazione, che non ha impedito però agli antifascisti e alle antifasciste, più di 60, di rimediare, seppure provvisoriamente, all’infamia coprendola con dei papaveri rossi. Un presidio partecipato e determinato che ha visto la partecipazione anche dei cori francesi e spagnoli. Dagli interventi al microfono è stato ribadito come la presenza di una sede dei fascisti di Casapound nel quartiere Murri sia intollerabile: dietro il loro volto pulito si nascondo aggressioni a sfondo razziale, omofobe, classiste. È stato ribadito come solo con un presa di parola decisa e attiva e il protagonismo dei soggetti che attraversano il quartiere sia possibile contrastare questa minaccia, rilanciando percorsi di solidarietà e partecipazione nel tessuto sociale del quartiere
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> Comunicato:
Nel pomeriggio di sabato 29 settembre nel giardino Renata Viganò di via degli Ortolani si è svolto un presidio antifascista davanti al monumento alle donne partigiane che ha visto la partecipazione di una sessantina di persone. Il monumento, dimenticato ed ignorato anche dalle celebrazioni ufficiali della Resistenza, nella notte è stato sfregiato dai fascisti di CasaPound con l’apposizione di un fascio stilizzato che agli occhi dei profani si presenta come un quattro rovesciato. E’ questa la firma con cui CasaPound, associazione fascista, xenofoba, sessista, segna la sua presenza nel quartiere Murri, dove, indisturbata, ha aperto una propria sede in via Malvolta 16/d. I diversi interventi effettuati durante il presidio, intervallati dai canti eseguiti da alcuni rappresentanti dei cori internazionali presenti a Bologna per il festival a loro dedicato, hanno voluto ribadire quanto sia intollerabile la presenza di CasaPound sul territorio e, più in generale, manifestare ferma opposizione all’acquiescenza che le forze politiche democratiche dimostrano davanti all’affermarsi di presenze fasciste nel nostro Paese, non ultimo il mausoleo dedicato, ad Affile, nel Lazio, al criminale di guerra Rodolfo Graziani. E’ stato sottolineato come soltanto un protagonismo antifascista attivo e la ripresa di percorsi di solidarietà e partecipazione sia antidoto al radicamento di pratiche neofasciste in quartiere.
Coordinamento Antifascista Murri