Dopo le proteste di aprile e l’apparente apertura dell’amministrazione comunale, in molti dormono ancora in strada a causa dei requisiti di accesso.
Nonostante le promesse fatte dal Commissario, molti dei senza fissa dimora che hanno protestato sotto Palazzo D’Accursio continuano a non poter accedere ai dormitori pubblici. I posti messi a disposizione dall’amministrazione nei dormitori di via Capo di Lucca e del Beltrame sono infatti riservati ai soli residenti con problemi di salute. Come racconta Marianna, una delle animatrici della protesta e ospite di via Capo di Lucca: “Ci hanno preso in giro, la residenza obbligatoria e il massimo dei sette giorni al mese per poter usufruire degli altri centri, ha lasciato in strada la maggior parte di noi”. Il piano freddo attivato dall’amministrazione durante il periodo invernale permetteva, infatti, anche ai non residenti di avere un posto in dormitorio. Terminato il piano, il dormitorio di Capo di Lucca ha riaperto con 40 posti riservati a persone residenti o con problemi di salute. “Io ho la residenza bolognese e ho problemi di salute- spiega Mariana- ecco perche’ ho avuto il posto, ma tutti gli altri sono rimasti in mezzo alla strada”.
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