Mobilitazione transfemminista domani dalle 18 in piazza Nettuno: "Alla reazione di gender panic rispondiamo alzando la posta: vogliamo un cambiamento radicale della società che ci opprime".
La prima iniziativa all’ExCentrale
È la presentazione delle Ecobrigate, "un progetto che pone al centro il reddito e la salute", la quale "non può prescindere dal concetto di giustizia ecologica". Intanto, manifesti su Atlantide: cinque anni dopo lo sgombero "la pratica transfemminista queer è diventata marea".
“La nostra normalità è la fine della dittatura di Erdogan” [audio]
La terza manifestazione di oggi in piazza Nettuno chiede la liberazione dei prigionieri politici in Turchia e la fine dei bombardamenti su Rojava e Kurdistan Iracheno e esprime solidarietà a Eddi, la combattente internazionalista Ypj sottoposta a sorveglianza speciale dalla Procura di Torino.
In piazza per la Palestina: “No all’annessione dei territori da parte di Israele” [audio]
Presidio in piazza Nettuno: "Basta con il regime di apartheid, sanzioni subito contro le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale". E se c'è chi parla di pista palestinese per la strage di Ustica, dal sit-in questa viene definita "una cosa ridicola e strumentale".
“Il movimento transfemministaqueer può contribuire a ripensare la società dopo la pandemia” [audio]
Centinaia in piazza Nettuno al presidio di B-Side Pride: "La discriminazione non è soltanto una questione culturale, ma una questione sociale che crea ingiustizia, differenza di classe e quindi richiede interventi strutturali".
Non Una di Meno in piazza: “Ci tolgono il tempo, ci riprendiamo tutto!” [foto+video]
In tante in piazza del Nettuno mentre si tenevano altre manifestazioni in tutta la penisola: "L’epidemia del Coronavirus non ci ha costrette al silenzio", ma ha "esasperato disuguaglianze, sfruttamento e violenze determinate dal sistema capitalista, patriarcale e razzista". Replicata anche la performance del violador en tu camino.
Sabato tripla piazza per B-Side Pride, Palestina e Kurdistan
Alle 14 la chiamata "favolosa, antirazzista, intersezionale, degenere, puttana, frocia, lella e trans non binaria, sierocoinvolta", alle 17 presidio contro le annessioni israeliane in Cisgiordania e alle 18 manifestazione contro l'oppressione di curdi e altre minoranze da parte della Turchia di Erdogan.
Non Una Di Meno: “Rinsaldare il rapporto con i centri antiviolenza”
Il nodo bolognese della rete transfemminista pubblica la relazione dell'assemblea transnazionale del Primo maggio: spezzare l'isolamento dei contesti omolesbotransfobici, difesa del diritto all'aborto, precarietà del lavoro determinata da rapporti patriarcali e razzismo fra i temi, e "tenere vivo lo sciopero femminista per dare visibilità a ogni momento di insubordinazione contro violenza maschile e di genere".
Il Primo maggio di chi lotta
La Festa delle/i lavoratrici/ori corre sul web, nei luoghi dello sfruttamento, per strada. A Bologna moltissime realtà impegnate per riempire di iniziative e contenuti la giornata. E' il Primo maggio della solidarietà, transfemminista, delle/i facchine/i, delle/i precarie/i, delle/i riders, delle detenute/i, delle/i operatrici/ori della cultura e dello spettacolo, di chi difende la casa, delle/i educatrici/ori...
#iorestoacasama: una campagna “per rompere la solitudine e l’isolamento”
A lanciarla Non una di meno, che raccoglie contributi sui social network: "L'emergenza covid-19 non è uguale per tutti, approfondisce le ingiustizie sociali e le discriminazioni". Intanto, Pratello R'esiste immagina il prossimo 25 aprile: "Non sarà una festa, ma sarà sempre una giornata antifascista". Virus, nel bolognese ancora 12 decessi, 157 nuovi contagi accertati.
#iorestoacasa? “Per molte donne non è rassicurante”
Cinque nuovi decessi per coronavirus nel territorio metropolitano, mentre altre decine di denunce vengono inflitte a chi viene fermato per strada senza giustificato motivo. Fridays for future promuove il "digital strike".
“È l’8 marzo ma #Lottotuttiigiorni”
Molte raccolgono l'invito di Non una di meno: panuelos, cacerolazos e striscioni alle finestre fotografati e diffusi sui social network ma anche per le strade della città semivuota per le ordinanze sul coronavirus. Mujeres Libres: "Non esistono mascherine contro il femminicidio". I dati dei Centri antiviolenza: +5% di donne accolte ogni anno.