Presidio stamattina dopo che la Prefettura ha intimato a decine di migranti di lasciare il centro per il superamento della soglia di reddito di 5.900 euro annui. Il sit-in si è concluso quando la Prefettura ha confermato un incontro per lunedì e intanto le persone coinvolte restano nella struttura, riferisce il Coordinamento Migranti.
Il Centro Mattei è ancora lì: e “più che mai sovraffollato”
Il Coordinamento Migranti aggiorna sulle condizioni della struttura e afferma che questa continua ad essere aperta "perché svolge una funzione precisa nell’economia cittadina e regionale. La Prefettura lo sa bene: è il dormitorio dell’Interporto e delle fabbriche di Bologna e dintorni, dove i migranti lavorano per salari poveri pur di conquistarsi il permesso di soggiorno".
L’ostinazione delle e dei migranti e le risposte del Comune
Dall'amministrazione "alcuni impegni e cambiamenti", riferisce il Coordinamento Migranti dopo l'ultimo incontro, ma "ancora molto resta da fare sulle strade dell’Interporto che rimangono per lunghi tratti non illuminate e non vedono passare autobus dopo le 18", mentre la Giunta ammette "enormi ritardi per carenza di personale su notifiche della cittadinanza e organizzazione del giuramento".
Lotta e festa: migranti in piazza “contro razzismo ed esclusione”
Coordinamento Migranti ieri in piazza Nettuno: "Entro due settimane avremo un incontro al Comune. Bene. Ma sono passati mesi di silenzio assoluto come se le rivendicazioni delle e dei migranti non valessero abbastanza da essere tenute in considerazione. Non ci bastano gli 'impegni'. Vogliamo risposte concrete".
Il silenzio etico. Migranti, logistica e amministrazione comunale.
La manovra anti-scioperi dell'Interporto svela "la vera etica che hanno in mente le istituzioni cittadine firmatarie della Carta metropolitana: l’etica del profitto dei padroni, basata sulla libertà di rendere conto solo ai 'sindacati responsabili', sempre disposti a firmare qualche accordo per far sì che lo sfruttamento nei magazzini prosegua senza interruzioni", scrive il Coordinamento Migranti.
“Storie di un razzismo usuale e sistematico. Le profughe ucraine e i rifugiati di lungo corso”
Coordinamento Migranti: "Non è accettabile che ancora dopo mesi dall’elezione di questa maggioranza e di questa Giunta che promettevano discontinuità, migranti e richiedenti asilo non abbiano ricevuto risposte sui problemi relativi all’anagrafe, alla residenza e alla tessera sanitaria e nemmeno su questioni che riguardano la sicurezza come i trasporti verso l’Interporto".
Migranti di nuovo in piazza: “La polizia ci ha impedito di raggiungere il Comune”
Oggi presidio del Coordinamento Migranti davanti alla Prefettura: "Cancellare multe ed espulsioni, chiudere definitivamente il Centro Mattei, garantire a tutte e tutti un’accoglienza negli appartamenti". Intanto, l'Usb segnala l'apertura dello stato d'agitazione per le/gli operatrici/ori sociali impiegate/i nei servizi di assistenza e integrazione ai richiedenti asilo.
Profughi dall’Ucraina: ma l’accoglienza non è uguale per tutti
Il Coordinamento Migranti segnala la situazione di persone arrivate a Bologna "che per 'colpa' della pelle nera non hanno ricevuto i documenti e sono state spedite nei centri d'accoglienza senza sapere cosa sarà delle loro vite. Questo mostra che non può esserci opposizione alla guerra senza stare dalla parte delle donne e degli uomini migranti".
::: Notizie brevi :::
Nuove occupazioni nelle scuole: oggi la protesta è partita nelle tre sedi dell'Aldrovandi Rubbiani e al Righi | Sgb: "Grave destinare due posti letto a pazienti Covid nel reparto di Bassa intensità cardiologia del Sant'Orsola" | Dall'Usb "un appello a città, istituzioni e soci pubblici perché si affrontino le carenze strategiche e correnti dell’aeroporto Marconi".
Ancora occupazioni: e un preside denuncia
Alle scuole bolognesi occupate si sono aggiunte in questi giorni Aldini Valeriani e Mattei, in quest'ultimo caso per protestare "contro le istituzioni che sembrano cieche di fronte ai nostri bisogni": ma a quanto si apprende il preside ha fatto partire delle denunce verso le/gli studentesse/i, che dovrebbero interessare le/i rappresentanti identificate/i dalle forze dell'ordine.
Le/i migranti vanno dal prefetto: “Rateizzare le multe? Una presa in giro” [foto]
Presidio contro le espulsioni dai Cas e le multe a carico delle/i richiedenti asilo che hanno superato i 5.900 euro di reddito: le testimonianza di alcuni di loro. Nel corso di un incontro, i funzionari della Prefettura hanno escluso la revoca dei due provvedimenti e quindi "la lotta va avanti", promette il Coordinamento Migranti.
Migranti: “Cassazione dà ragione alle nostre lotte, ma arriva tardi”
L'ordinanza della Corte riconosce che nel Centro Mattei "non è mai stato possibile rispettare il distanziamento sociale e garantire la salute dei richiedenti asilo", scrive il Coordinamento Migranti, ma la notizia arriva "proprio nel momento in cui gli stessi migranti vengono cacciati in massa dai Cas e multati": per questo, sabato, presidio in Prefettura.