La piena del Reno che ha interessato il bolognese conferma che i territori hanno bisogno di manutenzione attraverso piccole opere, non di cattedrali nel deserto. In questa pagina: reportage fotografico sulle conseguenze degli allagamenti a tra Borgo Panigale e Castel Maggiore.
Il 2 febbraio il fiume Reno ha rotto l’argine a Boschetto di Castel Maggiore, provocando l’allagamento di un’importante porzione di territorio. Ad essere maggiormente colpito dall’esondazione è stato il paese di Argelato, che ha visto arrivare la piena in tarda serata. L’acqua è entrata nei garage e nelle abitazioni a piano terra ed il paese è rimasto accessibile solo con i mezzi anfibi dei Vigili del Fuoco. Si sono registrati una decina di feriti e circa 300 persone evacuate.
Questa tipologia di eventi dovrebbe farci riflettere sulla gestione dei territori e sulle priorità politiche che si stanno portando avanti. C’è bisogno di cura e di manutenzione, attraverso piccole opere e non di cattedrali nel deserto e cementificazioni, utili solo ai profitti di pochi, mentre poi le esondazioni colpiscono tutti.
Le fotografie di Gianluca Rizzello pubblicate in questa pagina sono state scattate il 3 febbraio, il giorno dopo l’esondazione, nel tratto del Reno tra Borgo Panigale e Castel Maggiore.
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