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Scuola, «Precario il mio presente, precario il mio futuro. Sicure le mie lotte!»

Riceviamo e pubblichiamo un articolo del Coordinamento degli studenti medi bolognesi di bilancio sulle tre giornate di dibattito organizzate a Vag61 sui temi dell’ambiente, del lavoro, e della scuola.

08 Novembre 2010 - 11:29

57574_1595707726874_1061394457_31683895_5798234_oE’ terminata da pochi giorni l’iniziativa promossa dal Coordinamento Studenti Medi Bolognesi presso lo spazio sociale autogestito Vag61.

Strutturato su 3 giornate, il progetto ha promosso l’idea di una società diversa e sicura, lontana dalla precarietà che viene imposta dalle cricche di potere italiane per renderci “schiavi del terzo millennio”. Protagonisti dell’iniziativa sono stati gli studenti, che nei tre mercoledì hanno riempito gli spazi di via Paolo Fabbri 110, ma anche precari della scuola, operatori di Legambiente e operai delegati FIOM.

Scuola, ambiente e lavoro sono stati i frangenti su cui ci si è soffermati maggiormente, ma comune denominatore di ogni pomeriggio è stato, oltre alla “precarietà” in quanto condizione di vita, lo spirito propositivo d’iniziativa. Parlare di unione delle lotte è divenuto praticamente un obbligo dopo il 16/17 ottobre italiano e di fronte ad un modello di sovvertimento concreto come quello francese, ed anche negli occhi degli studenti delle scuole superiori brilla questa speranza. I tre incontri pomeridiani hanno avuto successo ed il messaggio è stato recepito dalle decine di cittadini che hanno preso parte ai momenti informativi ed alle cene di autofinanziamento che li hanno seguiti : la precarietà non è altro che una forma di ricatto che la classe dirigente esercita su tutti noi, che ci assoggetta, ci subordina al loro volere in cambio di una temporanea condizione di stabilità.

Uscire da questa logica, significa anche saper dire di no a tutto questo e tentare di proporre alla cittadinanza una visione diversa del mondo.

Coordinamento Studenti Medi Bolognesi