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Scuola, “ora cancellare le riforme di Renzi”

Cas: “Stanchi di essere sfruttati con alternanza scuola-lavoro e stage mirati alla manodopera gratuita”. Psp: “Il prossimo governo intervenga sulla legislazione, i cittadini vigilano”.

06 Dicembre 2016 - 13:00

foto fb CasTorna la contestazione della ‘Buona scuola‘, la riforma varata nell’estate 2015 e che ha introdotto i superpoteri ai presidi, i comitati di valutazione dei docenti, le donazioni private, l’alternanza scuola-lavoro.

Stamane gli studenti del Cas hanno appeso striscioni all’esterno di diversi istituti: “Siamo stanchi – scrivono – di essere sfruttati con l’alternanza scuola lavoro ed essere mandati in stage mirati solo alla manodopera gratuita. Non vogliamo un futuro sempre più incerto e caratterizzato dalla precarietà, vogliamo che la scuola ci formi realmente e che non sia solo una finta faccia di come la società ci vuole far veramente uscire: ignoranti e con un pensiero critico passivo, incapaci di opporci e dediti solo al lavoro. Per questi motivi oggi sono stati appesi questi striscioni, ora che Renzi se n’é andato vogliamo che venga cancellata la Buona Scuola, non ci accontentiamo di aver mandato a casa un Governo di politici corrotti, vogliamo riprenderci tutto ciò che ci è stato tolto!”.

Sulla pagina Facebook bolognese, intanto, i Partigiani della scuola pubblica rilanciano l’appello nazionale rivolto al prossimo esecutivo, a cui – scrivono – spetta il “passaggio obbligato” di “intervenire finalmente sulla legislazione scolastica attuale, per consentire all’istituzione forse più danneggiata dal governo Renzi di riprendere a funzionare  con regole certe e democratiche, in linea con la carta costituzionale. Alla classe politica destinata a sostituire questo governo, il 4 dicembre dalle urne è arrivato un messaggio: i cittadini ci sono e vigilano sulle istituzioni”.